VIGILI DEL FUOCO, IN ARRIVO MEDAGLIA D’ORO ALLA BANDIERA MA IL SINDACATO POLEMIZZA: AL SUPERMERCATO NON LE ACCETTANO
Brizzi: meno medaglie, dateci retribuzioni e pensioni pari agli altri corpi
Roma, 30 ottobre 2016 – Il sottosegretario Gianpiero Bocci durante la sua vista di ieri presso i vigili del fuoco di Ascoli Piceno ha annunciato che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella conferirà la medaglia d’oro alla bandiera dei vigili del fuoco in una cerimonia che si svolgerà il primo dicembre prossimo a Roma, presso la sede delle Scuole Centrali Antincendi.
Non si è fatta attendere la reazione del sindacato autonomo Conapo dei vigili del fuoco, il cui segretario generale Antonio Brizzi, con tono ironico ha detto:
“essendo le nostre famiglie in difficoltà poiché lo Stato da decenni ci paga con 300 euro al mese in meno degli altri corpi, abbiamo provato a fare acquisti con le numerose medaglie che già abbiamo ma nessuno ce le ha accettate, ora chi lo racconta alle nostre mogli che ci pagheranno con un’altra medaglia ? “.
Brizzi spiega.
“abbiamo un estremo rispetto per il presidente della Repubblica Mattarella e per l’impegno del sottosegretario Bocci verso i vigili del fuoco ma siamo considerati da troppo tempo un corpo di serie B in quanto a retribuzioni e pensioni e il governo continua a far finta di nulla. Anche il ministro Alfano non da risposte.
E il paradosso è che continuiamo a ricevere medaglie, attestazioni, lodi e soprattutto le dimostrazioni di affetto dei cittadini ma nessuna vera attenzione politica per recuperare la differenza con gli altri corpi.
Nella legge di bilancio Renzi, nonostante i suoi abbracci pubblici ai vigili del fuoco, non ha stanziato un solo centesimo vincolato a diminuire la differenza con gli altri corpi, e questo è gravissimo, lo consideriamo un affronto a tutti gli appartenenti al Corpo nazionale vigili del fuoco.
Ci appelliamo a Mattarella, oltre alla medaglia provi lui a far capire a Renzi che il rispetto del Corpo dei vigili del fuoco passa attraverso provvedimenti legislativi che ci equiparano agli altri corpi per retribuzioni e pensioni e non attraverso fotografie e selfie !”.