Si teme l’ennesimo disastro a Chernobyl a causa dell’incendi che stanno interessando la zona boschiva intorno alla centrale nucleare. Nonostante gli sforzi gli incendi hanno raggiunto al città di Pripyat e sono a due chilometri dallo stoccaggio dei rifiuti radioattivi.
Le autorità rassicurano la popolazione sulla sicurezza e la situazione incendi ma sui social molti abitanti della zona denunciano una realtà più allarmante.
Il tour operator Yaroslav Yemelianenko ha spiegato, su facebook, che l’incendio ha raggiunto la città abbandonata di Pripyat e si trova a soli 2 chilometri dalla centrale nucleare e dal sito di smaltimento delle scorie radioattive di Pidlisny.
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Pripyat è la città che ospitava gli operai e la famiglie impiegati per lo più nella centrale nucleare di Chernobyl. Poi è diventata una grande città con 49 mila abitanti ma dopo il disastro del 1986 è rimasta fantasma. E’ stata abbandonata nel giro di poche ore dai suoi abitanti per questo spesso si vedono immagini di oggetti abbandonati che rendono ancora più spettrale questo luogo.
Molti luoghi di questa città oggi sono visitabili tramite una guida dato che altri presentano ancora alti livelli di radiazioni. Soprattutto dopo la mini-serie Chernobyl la richiesta di visitare la città sono aumentate del 40%. Per questo, oggi, è considerata una meta turistica.
Al punto che presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj, nella zona di alienazione di Černobyl’, ha firmato un decreto che autorizza il libero accesso ai turisti nell’area con la creazione di un corridoio verde. I progetti per il sito comprendono nuovi corsi d’acqua e posti di blocco nell’area, una migliore copertura della rete telefonica e nuovi percorsi pedonali.
Ma oggi si teme che venga completamente distrutta dall’incendio.