Il vigile del fuoco, Muammer Çelik, che ha collaborato ad estrarre la piccola Elif Perinçek, di soli 3 anni, dalle macerie di un pazzo ad Izmir racconta come la bimba gli abbia afferrato il dito e come non volesse più lasciarlo.
Il terremoto di magnitudo 6.6 localizzato nel Mar Egeo che ha colpito duramente la città di Smirne ha distrutto palazzi ed ucciso 83 persone (ultimo aggiornamento 2 novembre 2020).
Ma il miracolo della piccola Elif sarà il simbolo del sisma in Turchia. Non solo per la forza di un bimba di soli 3 anni ma anche per il coraggio della bimba e l’affetto dei suoi soccorritori.
Il vigile del fuoco, Muammer Çelik racconta, al portale di informazione turco yerelingundemi.com, il salvataggio di Elif Perinçek dopo 65 ore sotto le macerie dell’appartamento Doğanlar ad Izmir.
“Elif mi ha afferrato il dito … le ho pulito il viso. Mi afferrato come se fossi un suo amico, lei mi ha tenuto il dito, non l’ho mai lasciato andare finché non è salita sull’ambulanza. Quella bambina merita di vivere …“
Ed aggiunge: “È stata il nostro miracolo di Elif. È stato il dono di tutti i dipendenti della Municipalità metropolitana di Istanbul. Abbiamo amato Elif, e spero che Elif ci ami …“
La madre di Elif, Seher Dereli Perinçek, ed i suoi tre figli, rimasti tra le macerie dell’appartamento Doğanlar. Lei e due dei suoi tre figli sono stati rimossi dalle macerie un giorno dopo il terremoto. Purtroppo suo figlio Umut Perinçek ha perso la vita. Per questo salvare Elif Perinçek è stata una lotta contro il tempo dato che era senza cibo ed acqua da 65 ore.