“Blue Cave” film con Kerem Bursin e Devrim Özkan: recensione




Da oggi è disponibile su Amazon Prime Video, il film “Blue Cave” che vede nei ruoli dei due attori protagonisti Devrim Özkan e Kerem Bursin. “Blue Cave” è una sfida per Kerem : protagonista, produttore con la sua “Braveborn” accanto alla Ay Yapım  ma soprattutto sceneggiatore con Osman Kaya.

Per la prima volta Kerem scrive una storia e la porta sul piccolo schermo. Blue Cave è un racconto introspettivo molto intenso: nulla è come sembra la nostra mente viaggia più del nostro corpo.

Ogni stato d’animo viene raccontato in tutte le sue sfaccettature: l’amore si fonde con il dolore. Kerem ha un ruolo molto complesso e si trova raccontare un personaggio insolito. Accanto a lui una bravissima Devrim Özkan che riesce con uno sguardo a trasmettere un’emozione.

Le battute per nulla banali anzi, frasi talmente piene di significato che denotano una certa cultura letteraria e filosofica. 

recensione film blue cave

Kerem porta in scena la psiche complessa dell’essere umano e come spesso la mente di fronte ad una situazione reagisca rendendo il surreale, reale. Quasi una difesa dal dolore. Racconta l’addio celato in mezzo ai sentimenti spesso contrastanti: la gioia di una conquista e la sofferenza degli ostacoli. 

Sicuramente non un film banale ma quasi un racconto onirico da una prospettiva soggettiva che ti cattura fino al gran finale che non ti aspetti. Come in un secondo ciò che credevi reale in realtà non lo è e come ciò che era vero fino a secondo prima viene ribaltato e tutto assume una spiegazione che quasi non riesci ad accettare.

Direi una prova magistrale per il poliedrico Kerem Bursin che, sicuramente, non deve smettere di scrivere perchè ci ha proposto un caleidoscopio di emozioni lasciandoci con il fiato sospeso sino all’ultimo minuto. Una bellissima coppia sul set che speriamo di rivedere insieme in una bella pellicola. Non conoscevo Devrim Özkan ma è stata una bella scoperta, soprattutto, un ruolo non certo semplice. 

Un film non per tutti che sicuramente merita una visione attenta e un’apertura mentale a ciò che non conosciamo. Ma che vale la pena di vedere anche solo per i dialoghi ricchi di significato.

Kerem drammatico è veramente bravo e devo dire che lo aspetto in “Platonik” perchè se riesce a farmi ridere come mi ha fatta piangere in questo film merita tutta la mia ammirazione. 

Questo articolo è stato scritto da Elisa Binzeschi , autore NotizieWebLive


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