La lettera, quasi, completa di Fabrizio Corona a Barbara D’Urso che si commuove a Domenica Live

Dopo i litigi e le incomprensioni Fabrizio Corona scrive una lettera di scuse a Barbara D’Urso ma anche parole importanti. Barbara D’Urso durante la lettura in studio a Domenica Live si commuove.

Barbara la conquista della propria identità è una delle cose più difficili dell’esistenza di un essere umano solo se si è passati dal dolore, dalla sofferenza, solo se si è distrutto, costruito, lavorato, faticato, si è stati esaltati, delusi, se si ha vinto e se sia ha perso: solo se si è passati sotto tutto questo si riesce veramente a diventare se stessi.

Oggi io sono finalmente me stesso, quel Fabrizio dai più non conosciuto e da me stesso contrastato, e, forse, non accettato e non coltivato e, soprattutto, amato a dovere. Credo che per tutti ci voglia una vita per diventare se stessi, anno dopo anno. Io ci sono arrivato prima del dovuto grazie alla condanna e a questi due lunghissimi e difficilissimi anni passati in galera in cui ho fortemente lavorato sui miei margini di miglioramento cercando di fare anche un percorso giusto di autocritica e rivisitazione delle mie condotte, tutte le mie condotte compresa quell’inutile e stupida battaglia che ho combattuto contro di te (Barbara ndr) per troppo tempo. Diventare se stessi non vuol dire cambiare completamente, il DNA rimane lo stesso Barbara. La passione nelle persone come me e come te non si spegne mai, non bisogna arrendersi mai! Mai fare un passo indietro! Non l’ho fatto nei processi durante gli interrogatori, forse ho sbagliato, non l’ho fatto neppure dopo durante la prigionia con le cattiverie e le clamorose ingiustizie giuridiche che ho subito. Ora è il momento più delicato della mia detenzione e ti seguo molto spesso, più che seguirti ti studio, ti analizzo, ti giudico, commento e ragiono, forse, ho capito molto più di te in questi due anni guardandoti da un minuscolo televisore che quando eravamo amici, ci frequentavamo e ci volevamo bene, perchè ci siamo voluti bene.

Un paio di mesi fa ho scritto un post sul mio Facebook, di mio pugno, l’unico post da quando sono in carcere, di commento ad una trasmissione televisiva che parlava di me ancora conservo tutte le notizie correlate che sono uscite sui vari siti e come al solito le versioni erano completamente contrastanti e differenti. C’era chi sosteneva che era un ironico attacco, chi invece diceva che era un messaggio di pace. Neanche i miei più stretti collaboratori che lavorano con me da anni sono riusciti a capire se scherzavo o ti prendevo in giro oppure ero sincero. Per i miei più solidi sostenitori un messaggio di pace nei tuoi confronti o una lettera di scuse per te sarebbe una sconfitta terribile. Direbbero tutti: guarda come è finito Corona si è ridotto a chiedere scusa ed aiuto alla D’Urso!.

Nella seconda parte Corona fa i complimenti a Barbara D’Urso:

“Ma la verità è che, come ti ho scritto, io sono diventato me stesso. In quella tua trasmissione in cui si parlava di me quando intervistavi la mia ex moglie, ho visto nei tuoi occhi e sentito nelle tue parole un giusto rispetto per le mie condizioni, coerenza con i tuoi principi, tutela per mio figlio, e anche un senso di vicinanza protezione ed affetto per me nonostante la nostra assurda e difficile situazione conflittuale. Ho avuto più da te in quelle parole che da altri che, magari ,avrebbero dovuto difendermi incondizionatamente, ma non l’hanno fatto anzi… Il carcere ti insegna il peso di ogni piccola parola, sei chiuso dentro una cella e quando ascolti parlare una persona capisci cose che prima non avresti mai potuto concepire o assimilare. Ti chiedo scusa perchè sono stato io per primo a sbagliare con te. Sono stato io che ho esagerato senza rendermi conto di un limite che non andava superato perchè sei una donna, sei una mamma, perchè ti sei fatta da sola, perchè meriti rispetto per quello che hai fatto, per dove sei arrivata e dove sei ora nonostante tutte le infinite critiche che ti devono solo far capire quanto sei diventata grande, perchè sai il fatto tuo. Perchè fai il tuo lavoro con il cuore mettendoci l’anima, tutta te stessa, grande passione e passionalità che fa la differenza e scatena tutta quell’invidia che ti porti dietro.  

Barbara è uan questione di sangue: la passione non si compra, non si impara e non si eredita ma , soprattutto, nelle persone come te e come me non si può spegnere mai. Forse era questo che ci accomunava mi piacerebbe molto poter tornare a volerti bene ed essere voluto bene da te un abbraccio, Fabrizio Corona.

 

Elisa Binzeschi: Elisa, la nostra direttrice, da sempre ama scrivere ha sostenuto un corso di scrittura creativa a Roma. E' specializzata nelle dinamiche di comunicazione e, soprattutto, è sempre attenta alle ultime tendenze del web tra social e fenomeni Youtube. Ha scritto per diversi Blog, ama la moda ed il mondo del make up. Spesso si è definita la donna con la valigia per la sua passione per i viaggi.
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