Vivienne Westwood Sfilata Unisex Parigi, Time to Act: sguardo attento sul cambiamento climatico

Vivienne Westwoood stupisce de incanta in passerella a Parigi per la sua nuova collezione autunno inverno 2015. “Eccomi a Parigi alla nostra sfilata che è “Unisex”. Ma in questo momento a Londra, c’è una manifestazione chiamata “Time to Act” per chiedere un intervento per fermare il cambiamento climatico. Allo stesso tempo, come al corteo i nostri modelli sono in passerella. Io non posso essere lì di persona, ma ho inviato un messaggio.

C’è un massiccio aumento di opposizione ai governi in tutto il mondo e dopo noi votiamo alle elezioni di maggio nel Regno Unito, ci sarà un nuovo Primo Ministro dei Nazionalisti Scozzesi e il nuovo Primo Ministro dei Verdi che si uniranno a questa opposizione. Le fazioni principali non cambieranno nulla, ma lo farà il Dibattito Pubblico. Il dibattito è tutto su Internet, ma non è sufficiente, dobbiamo votare e manifestare.

Quindi spero che quanto succeda quest’anno sarà letteralmente un life-changing . E’ stato un periodo meraviglioso quello della collezione. “Unisex”! – Come solitamente accade con una collezione abbiamo attraversato l’inferno. Ma siamo approdati dall’altra parte. Pantaloni per donne, sì! Abiti per uomini, gli stessi abiti che indossano le donne? Fatelo! Sono necessari tanti tentativi e sbagli. Abiti da donna senza punto vita! Ma poi tu, donna, appari come un re o una regina (dalla storia o di un universo parallelo) – tu uomo appari come un re o una regina!

Amo il cambiamento della proporzione: le grandi spalle rendono la testa piccola- è così sessuale perché é nuovo, ciò ti fa guardare la persona dall’esterno, è tutto così sessuale perché stiamo guardando le persone con occhi nuovi.

E i tessuti? Iniziamo con l’hula skirt- lo mettiamo sulle cinture; sono bisexual. Le lane pagane cioè lana di pecora bio-friendly opaca. Un pastore? Un Sumero? (Non sappiamo quasi nulla di loro tranne che per le gonne di pelle di pecora). Di cosa stiamo parlando? Tempo: gli esseri umani hanno dimenticato più di quanto sappiamo. Ma abbiamo la facoltà di sapere ciò che è umano. Facciamolo: studiamo il passato. C’è un accenno di esso nel futuro”. (FOTO: Images Courtesy Press Office)

 

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