Lo scherzo a Paolo Brosio finisce in delusione ma anche in imbarazzo da parte di Frank Matano assoldato da Scherzi a Parte, Le Iene condotto da Paolo Bonolis.
Paolo Brosio durante una finta intervista con finto autore americano riceve una telefonata che attendeva da tempo: Papa Francesco. Paolo Borsio quando si rende conto che è Papa Francesco scoppia in lacrime ma gli autori dello scherzo non sanno come fare a dirgli che non è Papa Francesco ma un comico di Zelig. Paolo Brosio che sembra un bimbo nel giorno di Natale dalla gioia e l’emozione nel parlare con Papa Francesco. Riceve un duro colpo quando chiede “io mi auguro che non sia uno scherzo di Scherzi a Parte!“. L’imbarazzo generale è tangibile e Franck Matano vorrebbe scappare nel vedere la delusione dell’uomo di fronte all’amara verità: non era Papa Francesco ma solo uno scherzo di Scherzi a Parte de Le Iene.
Paolo Brosio ha detto a Il Tirreno: “Si è trattato di uno scherzo diabolico che gli autori de “Le Iene” mi hanno fatto un anno fa e che avevo bloccato perché ho scoperto la trappola prima che finisse l’intervista e firmassi la liberatoria. Le Iene si spacciarono per giornalisti della Bbc che, con tanto di troupe, volevano fare un’intervista su Medjugorje per un docu-film internazionale. Io ho accolto questi finti giornalisti in casa mia e durante l’incontro ho ricevuto una telefonata da una persona che imitava perfettamente la voce del Papa. Potete immaginare quale commozione ho provato nel sentire rivolgermi la parola da quello che credevo fosse il Santo Padre. Poi però, prima che terminasse l’intervista, ho scoperto tutto. Chiaramente ho intimato loro di non trasmettere nulla, pena denunce e risarcimenti danni che avrei poi devoluto in beneficenza all’associazione onlus Olimpiadi del Cuore. Passano i mesi e il mio amico Paolo Bonolis mi richiama per convincermi a mandare tutto in onda su “Scherzi a Parte – Le Iene”, programma di cui nel frattempo aveva assunto la conduzione. Per Bonolis, infatti, lo scherzo che avevo subito dalle Iene era molto bello, emozionante e particolare per la sua originalità e per la mia reazione positiva in quanto avevo perdonato tutto e tutti nonostante la trappola diabolica. Dopo le sue insistenti richieste, gli ho detto che avrei accetto solo a condizione che mi avesse aiutato nella costruzione dell’ospedale di Medjugorje“.