Ma fino a che punto questa sensibilizzazione verso un amore sempre discriminato ha una funzione positiva e quando diventa un’acchiappa ascolti? E’ bello vedere in tv l’amore in tutte le sue sfumature dalla posposta di matrimonio ad Italia’s Got Talent, tra due acrobati in gara, all’appoggio dei cantanti di Sanremo alle unioni civili ma quando questa “ostentazione” dei sentimenti diventa uno strumento di “comodo”?
The Voice neppure quest’anno conquista il pubblico italiano che non premia con gli ascolti desiderati il talent di Raidue. E guarda caso arriva la proposta di matrimonio tra due donne di cui una sta accedendo ai live del programma in squadra con Raffaella Carrà da sempre pro unioni civili. Anche Amici sta perdendo ascolti anche se non sono pessimi come quelli di The Voice ma dopo i litigi tra vip arriva a sorpresa un bacio gay.
E’ naturale chiedersi se sia un modo per rendere finalmente libero l’amore in tutte le sue forme oppure una gara tra escamotage acchiappa ascolti? Prima si puntava sui litigi e i colpi di scena con farfalle e abiti che magicamente mostrano certe intimità. Oggi sembra che il portare in tv l’amore gay sia uno strumento per raccogliere consensi ed ascolti celato dietro la bella faccia di fare sensibilizzazione verso ciò che viene discriminato. L’amore deve essere ammirato non strumentalizzato per fini “economici” e questo dubbio rende ancora più triste il futuro del genere umano che appare tollerante ma in realtà cinico: predica amore ma fa la guerra!