Sandokan il personaggio raccontato da Can Yaman: le scene più complesse




Can Yaman, noto attore turco, veste i panni di Sandokan nel remake della Lux Vide che andrà in onda su Raiuno. La serie Sandokan è prodotta da Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai Fiction .

L’affascinante attore turco noto per le dizi e la serie “Viola come il mare” dopo un piccolo cameo in “Che Dio ci aiuti” è pronto ad arrivare in prima serata su Raiuno nel 2025.

Le riprese sono iniziate ad aprile 2024 e si concluderanno a fine agosto sull’isola di Reunion. Al momento dopo aver girato in Lazio, Toscana ed Calabria gli attori sono tornati a Roma presso gli studi di Formello dove a bordo di un veliero hanno recitato su un set super tecnologico con un vidiwall lungo 70 metri ed alto 4 metri che circonda la nave.

Il TG1 è andato proprio su questo super tecnologico set ed ha intervistato Can Yaman che ci ha svelato il personaggio della nuova sceneggiatura che racconta il pirata omaggiando la serie degli anni ’70 interpretata da Kabir Bedi tendo fede ai romanzi di Emilio Salgari.

Can Yaman, che aspetta da 4 anni di indossare i panni della Tigre della Malesia, afferma che Sandokan è un personaggio positivo quasi un esempio per i valori che trasmette anche quando appare più duro e spietato cela una motivazione nobile.

Lui si sentito onorato di interpretarlo e si sta impegnando molto con una preparazione che è durata ben 4 anni tra corsi di dizione, recitazione, equitazione ma anche coreografie di lotta con un allenamento serrato. Ha perso ben 10 Kg.

Oggi che si torva sul set dopo mesi di riprese racconta il “suo” Sandokan come un uomo altruista che pensa al bene del prossimo che inizia come un semplice pirata e poi diventa un eroe.

C’è stata una scena particolarmente difficile?

Non c’è stata solo una scena particolarmente tosta” afferma Can Yaman ” ogni giorno è stato difficile a suo modo, le coreografie di lotta che ho dovuto fare fisicamente ma soprattutto le “scene normali” sono tutte emotive e sentimentali non c’era nessuna scena easy“. Infatti racconta che in una scena doveva essere cieco e soffrire per questa condizione e risultare credibile concentrandosi sull’intensità di quel momento.

Forse l’interpretazione sembra essere stata la grande sfida di Can Yaman perchè sul piano fisico la preparazione è una componete di tutti i suoi personaggi. Ed anche in El Turco lo sforzo fisico tra scene di lotta ed a cavallo ha reso il suo esordio sul set di Sandokan più semplice. Mentre l’intensità di alcune scene nell’unire sguardo e recitazione rendendolo credibile un personaggio molto complesso con una personalità forte e ben definita si è rivelata la sfida più grande. Can parla di un’evoluzione del personaggio che ha dovuto comporre passo dopo passo. “Un viaggio in evoluzione che mi ha stimolato tantissimo come attore perchè mi da l’opportunità di interpretarlo profondamente. Quindi un’occasione perfetta per sviluppare me stesso e l’attore“.

Dice anche per interpretare Sandokan bisogna essere degni perchè è un personaggio bellissimo che diventa un esempio positivo anche per i bambini.

No ci resta che conoscere il nuovo Sandokan con il volto di Can Yaman!

Questo articolo è stato scritto da Elisa Binzeschi , autore NotizieWebLive


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