HO UNA STORIA DA RACCONTARE di Marco Carta – RECENSIONE –
Marco Carta si “racconta” nel suo nuovo libro “Una Storia da Raccontare“. A volte si guarda con diffidenza a questi libri di giovani artisti, soprattutto, spesso si acquistano con pregiudizio, invece, nel caso di Marco Carta si scoprono verità inattese e disarmanti ed i personaggi diventano persone.
Abbandonate il pregiudizio e lasciatevi guidare dalle parole di Marco e scoprirete un uomo meraviglioso.
Abbiamo conosciuto Marco Carta nella sua allegria ed irrequietezza ad Amici 7: quando un giovane ragazzo, con una valigia nera piena di sogni, approdava nel talent più guardato in Italia, Amici di Maria De Filippi. Era uno come tanti ma la sua voce particolare ha subito conquistato moltissimi fans che non l’hanno più lasciato, nonostante nessuno conoscesse la sua storia famigliare ma si sono semplicemente lasciati conquistare da ciò che voleva mostrare Marco: il talento.
Il suo cammino nella scuola di Amici ha trovato troppi ostacoli per un giovane 20enne dal passato complicato ma, non si è mai lamentato riferendosi alla sua difficile infanzia, anzi, l’ha nascosta gelosamente perchè “la compassione” non fa parte di Marco. Ma a distanza di anni dalla sua vittoria ad Amici ed al Festival di Sanremo ha voluto raccontare la sua storia, quella che custodiva gelosamente nel suo cuore, quasi una confidenza verso chi lo ama e lo segue da anni ma anche una presa di coscienza verso la vita, così cinica con lui.
E’ un libro che, sicuramente, va letto con attenzione ed anche con un fazzoletto perchè è impossibile non immedesimarsi in quel bimbo di 10 anni che voleva solo vivere con la sua amata mamma e, magari, concedersi la possibilità di conoscere il suo papà come tutti i suoi compagni di classe. E’ un racconto molto dettagliato ricco di particolari e sfumature che solo un bambino di 10 anni riesce a cogliere nei momenti più difficili della propria infanzia. Quando la vita della persona che ami scivola via e tu non capisci perchè ti viene negata la possibilità di crescere con tua madre che sogna solo di innamorarsi di nuovo e dare una famiglia ed amore ai suoi figli.
Risuonano nella nostra testa le parole spiazzanti di un “presunto psicologo e scrittore” che accusa ingiustamente chi vuole solo soffrire in silenzio senza essere plateale: perchè i dolori a volte sono gioielli preziosi che solo pochi meritano di vedere. Come si sentirà quella persona difronte al racconto disarmante di un bimbo di 10 anni al quale ha detto “non ti senti abbastanza uomo per farlo”. Io mi vergognerei. Auguro, (dopo aver letto questo libro che ti lascia così tanto dal punto di vista emotivo), a quel bambino di 10 anni di continuare a vivere il suo sogno senza smettere mai di credere in se stesso perchè lui ha un angelo speciale che lo ama, veglia su di lui e che non lo abbandonerà mai.