Ludovica Valli ha svolto il tema di Maturità seguendo la traccia di tecnologia ed economia.
Non c’è che dire il business è un tema ben conosciuto dagli ex tronisti di Uomini e Donne. Ludovica avrà parlato della sua pagina Instagram ricca di pubblicità in particolare alla bevanda FitTea sponsorizzata da tutti ma proprio tutti anche i meno famosi ma che si atteggiano come tali.
Oppure del business della tv quando si vende tutto, soprattutto, i sentimenti? In primo piano anche l’esasperazione di una relazione fatta di magnifiche foto in posa su Instagram?
Chissà come avrà collegato la tecnologia all’economia nel suo tema, Ludovica Valli?
Di certo oramai la credibilità di Uomini e Donne è completamente sepolta dallo scandalo Claudio Sona. Un business studiato a tavolino dal tronista che è riuscito a prendere per il naso tutti. Se fino a qualche giorno fa Claudio godeva del beneficio del dubbio la notizia dell’uscita di un libro che parla dalla sua esperienza non lascia alcun margine di credibilità al primo tronista gay. Talmente amato che nessuno si sarebbe aspettato un tale tradimento.
Si aspetta una reazione di Maria De Filippi. La conduttrice fino ad oggi non ha espresso un parere chiaro ma ricco di frecciatine proprio verso colui che ha scoperchiato il vaso di Pandora di Claudio Sona. Ovvero Juan Sierra. Da sempre accusato di essere un mitomane in cerca di popolarità potrebbe essere solo una pedina in questo business iniziato a Uomini e Donne. Di certo entrambi ci stanno marciando alla grande. Ennesimo business frutto del gossip che nutre la curiosità di molti e le tasche di pochi.
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Un post condiviso da Ludovica Valli (@valliludovica) in data:
Il business dalla tv alle pubblicità non regolamentate su Instagram.
Ludovica Valli ha cercato la popolarità prima con il trono poi con Temptation Island ed infine, come molti, si è creata un business su Instagram grazie a followers. Intatti questo tipo di pubblicità non è tassata o regolamentata dalla legge italiana. Così molti ignari followers che seguono come esempi, i volti apparsi in tv o che si atteggiano come famosi, cadono in trappola acquistando senza ritegno i prodotti sponsorizzati sui social da NIP e VIP. A caccia di cosa? Ma di assomigliare o imitare in qualche modo i loro “idoli” che fanno al cresta sulla loro ingenuità.
Questo è un vero business non regolarizzato dal quale, forse, lo Stato potrebbe ricevere ingenti guadagni senza tassare il povero cittadino che fatica quotidianamente a guadagnarsi “la pagnotta”. Mentre si cerca di comprendere cosa combinino in Parlamento, (cercando di tratture le sigle delle riforme tra toppe a precedenti decreti scandalosi e ennesime tassazioni mascherate), le tecnologie offrono nuovi business sull’ignoranza della gente. Insomma pubblicità “subliminali” mascherate da “consigli vip”. Se su Youtube i tutorial sono diventate pubblicità ai prodotti offerti gratis dalle case produttrice anche i Instagram ha seguito lo stesso business.