Niccolò Bettarini appare su Instagram dopo l’aggressione ed il ricovero in ospedale. Dimesso torna a casa con la sua famiglia. Ecco cosa ha scritto.
Niccolò Bettarini una sabato notte da dimenticare. Il figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini, vittima di una brutale aggressione, ha rischiato di perdere la vita. Poi per fortuna in ospedale hanno accertato che le ferite infertagli con un’arma da taglio, se pur numerose, non erano molto profonde.
Lunghe ore di apprensione per la sorte di Niccolò Bettarini e tante versioni sull’aggressione che il giovane calciatore ha subito fuori da un locale di Milano.
In realtà una delle ultime riguarderebbe un accanimento dettato, forse, dall’odio verso i suoi genitori famosi. Sembra che uno degli aggressori del branco abbia detto “Sei il figlio di Bettarini ora ti ammazzo”.
Ma per fortuna, nonostante l’operazione subita al tendine del braccio reciso da una coltellata, Niccolò si sta rimettendo.
Il suo messaggio su Instagram è molto maturo e consapevole di essere stato “miracolato” nonostante le 11 coltellate al torace. Auguri di pronta guarigione a questo ragazzo che trova ancora la forza di sorridere e insegnare dei valori senza incitare alla violenza verso il prossimo.
Il messaggio su Instagram di Niccolò Bettarini.
“Non sono mai stato bravo a raccontarmi. Ma, ora che sto migliorando, sento che sia giusto e doveroso dire diverse cose. Innanzitutto voglio in questo momento ringraziare la mia famiglia che mi è sempre stata vicino, nei momenti felici come in quelli brutti. Nessuno come lei ha saputo trasmettermi quella forza che mi ha permesso di non mollare mai. Sono un ragazzo fortunato e, mai come ora, sento veramente di esserlo, non solo per il fatto di essere qui a scrivervi questo post, ma anche perché so di avere degli amici che mi hanno salvato la vita. Sono cresciuto credendo nell’amicizia, è un valore fondamentale nella mia vita e farei qualunque cosa se degli amici fossero in difficoltà.
Sarò sempre grato al pronto intervento dell’ambulanza e del trauma team dell’Ospedale Niguarda di Milano. Da questa esperienza esco più forte di prima, con la consapevolezza di aver rischiato tanto. Ringrazio, inoltre, la questura e le forze dell’ordine per il lavoro che stanno svolgendo. Grazie a tutti per l’affetto che ci avete dimostrato. Ricordate sempre di essere voi stessi ma soprattutto, ricordate chi siete”. Niccolò Bettarini.