Grande Fratello Vip Diretta su 55 sospesa: il motivo? Scatta l’ironia su Twitter ed Codacons i concorrenti

“Problemi tecnici” dicono ufficialmente sui social ma nonostante il comunicato ufficiale del Grande Fratello sul web arrivano alcune indiscrezione non confermate ma trovano terreno fertile tra gli spettatori.

Alcuni scrivono che sia in corso un abbandono di massa e la maggior parte dei concorrenti stia discutendo con Grande Fratello. Altri parlano di un incursione nel giardino della casa. E c’è anche ironizza e afferma che “Gegia abbia intasato il wc e l’idraulico sia al lavoro”.

Insomma la motivazione ufficiale non convince anche se è lo stesso Grande Fratello, tramite i social, a comunicarlo. 

Intanto è spuntato anche un comunicato del Codacons.

GF VIP: CODACONS DENUNCIA CONCORRENTI E MEDIASET A PROCURA E AGCOM

DOPO ATTI DI BULLISMO A DANNO DI MARCO BELLAVIA, INDAGARE PER VIOLENZA PRIVATA. RESPONSABILI RISCHIANO FINO A 4 ANNI DI CARCERE

Sulla grave vicenda del bullismo ai danni di Marco Bellavia, concorrente del “Grande Fratello Vip”, interviene il Codacons, che presenta oggi stesso un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in cui si chiede di accertare possibili illeciti penali e violazioni delle disposizioni vigenti in materia di Tlc.
Ancora una volta la trasmissione Mediaset si rende protagonista di gravi episodi che oltre a rappresentare una forma di violenza sono altamente diseducativi specie per il pubblico più giovane – spiega il Codacons – Nonostante quanto accaduto, né gli autori del programma né i vertici dell’azienda hanno saputo adottare misure adeguate, lanciando un messaggio errato e pericoloso ai telespettatori, che a migliaia si sono rivolti al Codacons chiedendo di intervenire sul caso.
Alla luce di quanto accaduto, presentiamo oggi un esposto alla Procura di Roma chiedendo di aprire una indagine alla luce della possibile fattispecie di violenza privata, accertando le responsabilità del concorrenti del GfVip e, per concorso, degli autori, del conduttore Alfonso Signorini e dei vertici Mediaset.
L’art. 610 del codice penale stabilisce infatti che “Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa, è punito con la reclusione fino a quattro anni”, reato che potrebbe configurarsi negli atti di bullismo commessi nel corso della trasmissione – spiega il Codacons.
All’Agcom l’associazione chiede invece di adottare provvedimenti e sanzioni contro Mediaset per la possibile violazione delle disposizioni in materia di programmi televisivi.

La Redazione:
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