Paola Egonu sceglie con attenzione le parole durante la conferenza stampa di oggi 9 febbraio 2023. Impossibile non incalzare con domande sulle sue passate “denuncie” di razzismo nate da disagi subiti nella sua vita e carriera.
Ma la nota pallavolista, che oggi gioca in Turchia, ha glissato tutte le domande forse perchè ben consapevole che a Sanremo tutto viene ingigantito. Alcune domande riguardo a frasi virgolettate del passato fatte dai giornalisti in sala stampa a Sanremo sono state quasi smentite dalla stessa Paola che ha parlato di dichiarazioni travisate e decontestualizzate. Molto a disagio durante la conferenza stampa che illustra anche la terza serata di Sanremo 2023 che la vede nei panni insoliti di co-conduttrice.
Le domande della sala stampa di Sanremo a Paola Egonu.
Renato Tortarolo chiede a Paola Egonu: “50 anni fa è nato il hip hop, mezzo di lotta antirazzista e immagino che parlerà di razzismo. Non la fa arrabbiare che una parte politica le abbia quasi intimato che l’Italia non è un Paese razzista?”
Egonu: “Non c’è bisogno di una risposta e sappiamo perché. L’Italia è un Paese razzista, però sta migliorando. Non voglio sembrare polemica o fare la parte della vittima, ma dire come semplicemente stanno le cose”.
Alla domanda di Giulia Bertollini di Superguidatv.
“Hai scelto di lasciare l’Italia per la Turchia, paese non migliore sui temi LGBTQ? Hai trovato più rispetto che in Italia? Hai detto che non saresti tornata in Italia se fosse stato eletto il governo Meloni”.
Egonu: “Non ho mai detto queste parole.… Comunque... Non ho mai abbandonato l’Italia: l’ho lasciata per giocare in Turchia e tornare qui. Non ho trovato maggiore rispetto lì di qui. Mai detto che non sarei mai tornata in Italia con il governo Meloni. Per quanto riguarda la Nazionale, sto metabolizzando: se ci fosse modo, tornerei.”
Alla domanda di Raiola di Fanpage.it: “Hai detto che far nascere un figlio nero è una condanna all’infelicità?”
Paola ha risposto di non aver mai detto quella frase che sarebbe stata decontestualizzata. Ma aveva espresso la sua preoccupazione sul suo futuro dopo i fatti che hanno mosso il movimento Black Lives Matters. “Perché sarebbe potuto capitare a mio fratello o mio figlio. Mai detto che un figlio nero in Italia sarebbe condannato all’infelicità. Io sono molto felice“.
Di cosa parlerà il monologo di Paola questa sera a Sanremo 2023?
Il suo monologo racconterà la sua vita. Una sorta di biografia tra vita privata e sportiva scritta dalla stessa Paola con il supporto dei suoi manager. Quindi se vi aspettate una denuncia aperta al razzismo italiano non lo troverete tra le righe che leggerà stasera sul palco dell’Ariston. Diciamo che non c’è l’intenzione di creare nuove polemiche. Speriamo solo che trovi una chiave semplice ma non banale e fatta di luoghi comuni. Anche perchè discorderebbe dalle sue denunce del passato.
Io cosa mi aspetto da Paola? E perchè nessuna domanda sul Terremoto in Turchia dato che che oggi è membro di una squadra di pallavolo turca.
Forse in questo momento, dato l’evidente scelta di glissare sull’Italia razzista e contenere le denunce del passato, speravo in un messaggio di vicinanza al popolo turco. Dato che attualmente la pallavolista gioca in Turchia nel VakıfBank Spor Kulübü. Oltretutto 14 atlete della squadra di pallavolo femminile di Hatay (Hatay Women’s Volleyball Team) sono rimaste sotto le macerie dopo il fortissimo terremoto che ha distrutto l’edificio dove alloggiavano.
Se non vuole puntare sul razzismo perchè non esprimere un pensiero di vicinanza al popolo che la sta ospitando e sta vivendo un’apocalisse sulla terra? Mi aspetto questo da lei data la linea netta che sembra aver annunciato in conferenza stampa. Poteva scegliere di scrivere qualcosa sul popolo turco, o meglio qualcosa sul terremoto e la condizione che sta vivendo la gente del luogo, dato che abbiamo capito che vuole mantenere i toni bassi sulle accuse di razzismo.