Il tutto nasce da un servizio del Tg 5 dell’ora di pranzo. Io ed alcuni colleghi dei social abbiamo notato nelle immagini apparse su Canale 5 delle persone ordinate in fila per dare l’ultimo saluto a Maurizio Costanzo che hanno avuto anche l’occasione di salutare e stringere a la mano alla moglie Maria De Filippi presente nella camera ardente allestita al Campidoglio.
Fino a qui tutto normale, anzi, un bellissimo l’affetto del pubblico e la disponibilità di Maria De Filippi nel ringraziare le persone per aver fatto ore di fila sotto la pioggia per salutare suo marito Maurizio Costanzo.
Ma poi un ragazzo, con telefonino alla mano, saluta Maria e le chiede un selfie. Maria De Filippi sempre molto educata e disponibile glielo concede. Diciamoci la verità non era il caso di manifestare indignazione o fare scenate quando si ha il dolore nel cuore e la dignità di Maria. Bene o male si accetta anche questa inopportuna quanto cafona richiesta. Anche perchè Maria De Filippi purtroppo conosce fin troppo bene il pubblico della televisione e dei social.
Oramai i social ci hanno aperto un mondo che era tenuto nascosto dalla mancanza di condivisione e accesso alla “pubblica pizza”. Non ci dimentichiamo selfie sui luoghi degli incidenti o del delitto magari vicino ad un cadavere e poi vi ricordate il “tour di Avetrana“? Per citarne uno. Perchè il selfie vicino a tombe dei propri cari nel giorno dell’anniversario di morte con una frase strappalacrime che ha lo stesso valore di un selfie hot con una citazione colta. Davvero ti senti intelligente di fronte a questo scempio? Un’esposizione che crea una risposta a volte economica a volte solo popolare… perchè bisogna emergere in qualche modo anche se cafone! Tutto in vendita soprattutto i sentimenti!
Ma oggi mi domando ma questi ragazzi che hanno chiesto ad una vedova un selfie con la bara del marito alle spalle con che dicitura pubblicano lo scatto suoi social? Oppure come lo descrivono a coloro a cui lo mostreranno? Mi verrebbe una battuta ma sarebbe peggiore di una vignetta satirica di Charlie Hebdo . Quindi lo chiedo a voi miei cari lettori?
Insomma una torre di Babele di ciò che oramai è immortale ma tollerato.
Ecco questo accade anche nel momento del dolore e del raccoglimento empatico verso chi abbiamo conosciuto tramite quel mezzo di comunicazione chiamato televisione. Ci ha tenuto compagnia, ha creato discussioni, ha creato aggregazione: insomma nel bene o nel male ha fatto parte della nostra vita. Per me il Maurizio Costanzo Show era il momento di relax ma anche di riflessione per i contenuti attuali che spesso tra una ristata ed una canzone proponeva. Li piazzava proprio bene il signor Costanzo! Va riconosciuto riusciva ad intrattenere senza annoiarti ma ti informava e ti lasciava qualcosa di importante.
Ecco io mi sarei aspettata di tutto tranne che un selfie a Maria con il corpo di Maurizio Costanzo nella bara alle spalle. Forse perchè nel mio pensiero utopistico l’uomo dovrebbe avere ancora una connessione neurale che parte però dal cuore che si chiama rispetto e empatia.