Effatà Editrice firma l’esordio letterario di Anna Porchetti, tarantina d’origine ma milanese d’adozione, con una laurea in Chimica farmaceutica e un Master in Scienza e fede, presso l’ateneo Pontificio Regina
Apostolorum.
Da venticinque anni lavora nell’export di aziende italiane del settore salute. “Amatevi finchè morte non vi
separi” è un vademecum spassoso per mogli di lungo corso, giovani spose o bride to be (ma anche l’amica single che ormai ha perso ogni speranza dell’anello al dito) in cerca della ricetta per affrontare le sfide quotidiane della vita matrimoniale con il sorriso sulle labbra.
Gli ingredienti dosati con equilibrio nel libro sono: vita vissuta quanto basta e un pizzico di spiritualità, il tutto condito da una bella spolverata di ironia. L’autrice snocciola temi profondi e complessi sull’amore coniugale con una leggerezza che non stona affatto con la serietà dell’argomento.
Scritto dal punto di vista di una fan del matrimonio religioso, il libro è comunque accessibile a un pubblico di lettrici vario: non risulta frivolo per una donna cattolica, né moralista per una laica. E soprattutto fa ridere di gusto. Anna ha girato il mondo per lavoro, parla diverse lingue e non è di certo interessata a catechizzare coniugi e future spose ma semplicemente parlare schiettamente della propria esperienza personale di “mono-moglie pluri-mamma”.
Quali sono allora le sfide degli sposi di oggi?
Tra riflessioni sulla fede e testimonianze di vita, Anna Porchetti, che di figlie ne ha ben tre ed è felicemente sposata da oltre vent’anni (sempre con lo stesso uomo!), ci offre una piccola guida sentimentale, pratica e leggera, per questi nostri tempi così precari dove proprio il “finché morte non vi separi” fa paura come non mai.
In quattordici agili capitoli, Anna Porchetti mette in guardia le lettrici da “Uomini Davvero Sbagliati” come mammoni, marpioni e procrastinatori che dir si voglia, passando dai problemi di coppia al potere salvifico del perdono (e delle uova!), senza tralasciare perle di saggezza in latino, dritte flash sulla beauty routine e digressioni esilaranti su robot da cucina e aspirapolveri salva-matrimonio.
Nel capitolo “Catholics do it better” l’autrice spiega perché proprio le donne cattoliche siano sessualmente le più libere…e la sensazionale risposta meriterebbe l’attenzione anche di Chiara Ferragni che sul palco di Sanremo ha sfoggiato con la sua stola griffata proprio lo slogan: “Pensati Libera”.
“Amatevi finchè morte non vi separi”, in conclusione, non è un manuale didattico per mogli e mamme cattoliche con la verità in tasca ma ci fa (ri)scoprire perché valga davvero la pena sposarsi, anzi, sia proprio “l’affare della vita”.
La sua ambizione più grande ce la svela nel corso del libro quando afferma di voler essere “una specie di
Oprah Winfrey delle relazioni pericolose, un’attivista della causa nuziale, capace di far intendere a
chiunque il valore inestimabile di un’unione per la vita, con poche e semplici parole”.
E prosegue la Porchetti:
“Anche se non perfetto, un matrimonio può essere estremamente felice, proprio nel
momento in cui accetti l’imperfezione e scegli di usare quello che hai a disposizione,
in te stessa e nell’altro, senza inseguire l’impossibile. Perché il matrimonio funzioni,
dovete entrambi lavorarci ogni giorno. Nella vita reale, gli adulti non cambiano
carattere e meno che mai valori e convinzioni. E per farcela c’è bisogno della
convinzione di entrambi ad amarsi pienamente, esclusivamente. Solo così si scopre
di appartenere l’uno all’altra, un’idea quasi inconcepibile in una società in cui tutti
vogliono essere liberi non dico da legami, ma anche solo da impegni. Ma se non ti
impegni, ti perdi il bello: per modellare la creta, devi essere disposta a
sporcarti le mani”.
INFO – www.annaporchetti.it. “Amatevi finchè morte non vi separi” è disponibile in tutte le librerie e online anche su Amazon.