Il processo al tribunale dei minori di Torino comincia a oggi, a distanza di oltre tre anni dal suicidio di Carolina appena 14enne. Gli imputati rispondono di violenza sessuale di gruppo alla detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Uno di loro deve rispondere anche di morte come conseguenza di altro reato. Tra i 5 imputati c’è anche l’ex fidanzato di Carolina accusato di aver inviato messaggi di ingiurie e insulti con cellulare e su Facebook.
LA STORIA DI CAROLINA – E’ una festa tra amici quando i ragazzi iniziano a bere della vodka e Carolina si sente male. Prima va in bagno a vomitare e poi perde i sensi. Ma quando Carolina è incosciente i ragazzi presenti alla festa approfittano di lei mimando atti sessuali e un loro amico di 13 anni filma tutto. Il video viene condiviso su un gruppo Whatsapp ma rapidamente si diffonde in rete in un passa parola che approda suoi social dove Carolina viene presa di mira. Carolina non solo viene accusata di essere una ragazza di facili costumi con offese, soprattutto, da sconosciuti che hanno visto il video ma inizia a diffondersi la voce che la ragazza avesse anche contratto la mononucleosi. La ragazza viene isolata suoi social non vive più per le continue offese ed accuse quando in realtà è solo lei vittima dell’ignoranza e della cattiveria di chi doveva aiutarla mentre si sentiva male non farle un video a sfondo sessuale. Il padre viene contattato dalle amiche che la sera della festa vedono la ragazza perdere completamente conoscenza dopo le riprese del video nel quale Carolina era già priva di sensi. Il padre arriva alla festa e fa una bella ramanzina a tutti e porta la figlia a casa che nel frattempo inizia a riprendersi. Nel giro di poco tempo dalla festa, il video di Carolina viene diffuso e la ragazza inizia a vivere il suo incubo ovunque si girasse c’erano offese dalla scuola ai social.
Una sera va a letto il padre la saluta e non nota nulla di insolito nella figlia. Carolina si fa un selfie lo pubblica su Instagram e lascia un messaggio: Le parole fanno male più delle botte. Poi si getta nel vuoto dalla finestra di camera sua. Il padre viene svegliato nel cuore della notte dai carabinieri e quando apre la stanza della figlia è vuota con la finestra spalancata. Carolina se ne è andata per sempre.