I funerali ad Amatrice:un grido di dolore mentre la terra trema.
La gente di Amatrice piange i suoi morti durante la funzione religiosa che inizia con il lungo elenco della vittime di questo Paese in provincia di Rieti nel Lazio. Paese quasi raso al suolo dal terremoto del 24 agosto 2016 di magnitudo 6.
Un clima di dolore e paura mentre la terra continua a scuotere Amatrice. Si conta una scossa ogni 5 minuti anche se fortunatamente di lieve entità. Non è uno sciame sismico ma una sequenza la cui durata ed evoluzione rimane sconosciuta.
La faglia è stata trovata dai geologi e passa proprio sotto Accumoli che si è abbassata di ben 20 cm. Amatrice vuole risorgere ma oggi il dolore è più forte della speranza. Ogni nome è una spina che trafigge il cuore dei presenti che non riescono ancora metabolizzare quello che è accaduto quella maledetta notte. Per alcuni è stata un’apocalisse. I bambini stanno cercando di capire ma la paura nella loro mente la si vede nei disegni e nella speranza prima di addormentarsi di svegliarsi e non vedere nuovamente la distruzione.
Le strutture che ospitano le bare sono affollate mentre il coro del Paese attraverso la musica dice addio alle vittime. Anche il cielo piange le vittime con una pioggia fitta e costante.
Alcuni parenti sono seduti accanto alle bare dei propri cari. Tanta dignità anche se il dolore lo si legge negli occhi di tutti. I membri rappresentati del credo cattolico infondono speranza attraverso le letture. Anche se, pure per loro, non è facile spiegare il motivo di tale distruzione.
C’è chi si appoggia alla propria fede e chi non vi trova rifugio ma oggi sono tutti uniti nel dolore che è tangibile.
Ultima scossa prima del funerale.
Una scossa di magnitudo 2.2 è stata registrata alle 18:02 di oggi, 30 agosto 2016, proprio ad inizio funzione localizzata a Norcia nel parco nazionale dei monti Sibillini a circa 14 km da Accumoli.