L’INGV ha registrato in Tempo Reale Oggi, 14 gennaio 2017, diverse scosse di terremoto localizzate a Roma.
Oggi, sabato 14 gennaio 2017. l’INGV ha registrato alcune scosse di terremoto nella notte e questa mattina si sono ripetute. La zona interessata dal terremoto è quella dei Castelli Romani concentrata tra Ariccia e Castel Gandolfo.
La sequenza sismica è iniziata questa notte e la prima scossa di terremoto vicino a Roma di magnitudo 2,4.
Il Terremoto si è verificato alle ore 04:01 con epicentro localizzato vicino ad Araccia, ad una profondità di 9,7 km.
Successivamente l’INGV ha registrato alle ore 04:50 una scossa di magnitudo 2,3 con epicentro localizzato a 10,1 km di profondità vicino ad Ariccia.
Ennesima scossa di terremoto di magnitudo 2,2, alle ore 8:29 del 14 gennaio 2017, localizzata vicino a Castel Gandolfo (Roma) con epicentro a 10,3 km di profondità. L’epicentro di questo terremoto è stato localizzato vicino alla rive del lago di Albano.
Scossa di terremoto alle ore 8:33 del 14 gennaio 2017, di magnitudo 2,5, localizzata vicino ad Araccia con epicentro a 9,9 km di profondità.
ZONE VULCANICHE ITALIA.
Molti si chiedono se sia l’inizio di una sequenza sismica che preannuncia qualcosa di più “importante” che potrebbe portare allarmismo nella Capitale. L’Ingv al riguardo non ha espresso alcun comunicato stampa. Ricordiamo: i terremoti non si possono prevedere. Può essere semplicemente un movimento legato all’attività vulcanica della zona di Colli Albani.
Sappiamo che la zona del Lago di Albano è vulcanica. Secondo l’INGV il territorio Italiano esistono almeno dieci vulcani attivi.
Ovvero che hanno dato manifestazioni negli ultimi 10.000 anni: Colli Albani, Campi Flegrei, Vesuvio, Ischia, Stromboli, Lipari, Vulcano, Etna, Pantelleria e Isola Ferdinandea. Molti di questi risultano ancora attivi e sono monitorati dalla stessa INGV.
La zona vulcanica dei Colli Albani conta ben 36mila anni di assoluta inattività. Ma secondo gli esperti che stanno monitorando la zona si sta risvegliando. E secondo uno studio riportato dal Tgcom: il vulcano sotterraneo ha ricominciato ad alimentarsi attirando nuovo magma sotto la superficie terreste. La possibilità di un’eruzione è sempre più certa anche se gli esperti rassicurano “non si tratta di un pericolo imminente”.
Il tempo di risveglio è indicato nell’ordine delle migliaia d’anni. Secondo i dati acquisiti da diversi studi.
Quindi si tratta di una normale attività ciclica vulcanica che, sicuramente, sfocerà in un’eruzione ma non nell’immediato anzi, si parla di migliaia di anni.
ORIGINE VULCANICA DEI LAGHI DEI COLLI ALBANI: ALBANO E NEMI.
I Colli Albani sono un gruppo di rilievi montuosi che si innalzano nella Campagna romana a sud-est di Roma. Sono costituiti dalla caldera e dai coni interni di un vulcano quiescente. Si tratta del cosiddetto Vulcano Laziale, attorno al quale si sviluppa la zona dei Castelli Romani.
Originario del Quaternario, ha protratto le sue eruzioni fino a poche migliaia di anni fa e ne rimangono tracce ben visibili nei laghi, nel lago Albano e nel lago di Nemi formatisi da due dei suoi numerosi crateri.