Molte regioni hanno imposto l’obbligo dell’uso delle mascherine per tutti i cittadini altre hanno limitato l’obbligo in alcuni luoghi. Molte sono state criticate per le mancate forniture presso i rivenditori anche se alcuni comuni le hanno distribuite gratuitamente ai cittadini ma in quantità limitate.
C’è molta confusione sull’uso della mascherine in Italia. Indubbiamente lo scarso approvvigionamento ha creato non pochi problemi e norme non proprio precise o basate su questo vincolo.
La Regione Lombardia e Toscana hanno messo l’obbligo su tutto il territorio regionale dell’uso della mascherina quando si esce di casa.
Il Vento ha messo l’obbligo della mascherina nei luoghi pubblici.
Il Friuli di Venezia Giulia: obbligo dell’uso di mascherine o comunque protezioni per naso e bocca e guanti all’interno di mercati e degli esercizi commerciali di beni alimentari.
Trentino Alto Adige: obbligo di coprire naso e bocca in caso di incontri fuori dell’ambiente familiare e nelle attività commerciali.
Valle d’Aosta: obbligatorio l’uso della mascherina per i clienti all’interno degli esercizi commerciali ma anche dei dipendenti delle attività.
Piemonte, Lazio, Emilia Romagna, Campania, Sicilia e Liguria stanno ancora valutando l’obbligo dell’uso della mascherina. Forse anche dovuto alla scarsa reperibilità. Stessa situazione nelle regioni ( Molise, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Marche, Basilicata, Puglia, Calabria) non menzionate qua sopra.
L’uso della mascherina resta comunque una buona norma per favorire il blocco della diffusione del contagio. Un prevenzione per noi e un atto di rispetto verso gli altri.
La Cina e molti paesi orientali la usano da sempre per l’inquinamento e anche l’uso massiccio della mascherina ha reso possibile una diminuzione dei casi di contagio.