Una regola che combacia con la maggior parte delle riaperture in zona gialle e bianca. Infatti a partire dal 1 giugno 2021, cioè da oggi, per viaggiare o partecipare a matrimoni bisogna possedere un pass. Ma come si ottiene?
In attesa del Green pass, disponibile dal 15 giugno, basta una certificazione rilasciata dagli HUB (centri di inoculazione), dagli ospedali, medici di base e pediatri o il referto di test molecolare o veloce negativo.
Validità e modalità dei certificati e pass.
Chi ha già ricevuto due dosi per AstraZeneca, Pfizer/BioNTech e Moderna e con una dose per Janssen (J&J) sono esentate da ulteriori test e quarantena. Viene rilasciato il certificato di avvenuta vaccinazione nei punti di inoculazione. E’ è valido per 9 mesi dopo la seconda dose o prima dose di J&J.
La validità del certificato post vaccinazione dopo la prima dose è valida a partire dal quindicesimo giorno dall’inoculazione. Ed ha validità fino alla seconda inoculazione.
GUARITI DA COVID CERTIFICAZIONE PASS – Chi è guarito dal Coronavirus, deve presentare la certificazione rilasciata dall’ospedale (nel caso di ricovero), oppure dal medico di base o dal pediatra. Ed ha una validità di 180 giorni dal tampone negativo.
Chi non è stato vaccinato e non è guarito dal Covid può optare per il tampone rapido o molecolare. Il tampone rapido ha validità di 48 ore dall’esito negativo quello molecolare 72 ore.
Il pass al momento (in attesa del famoso covid pass o green pass disponibili in formato cartaceo o elettronico dal 15 giugno) è obbligatorio, in zona gialla e in zona bianca, per partecipare a feste o banchetti conseguenti alle cerimonie civili o religiose. E per andare da una regione all’altra arancione o rossa (al momento, però, non ce ne sono).
Le certificazioni sono obbligatorie su tutti i bambini con età superiore ai 2 anni. Inoltre i governatori o le autorità locali possono emettere ordinanze che richiedono il pass in ulteriori ambiti diversi da quelli attuali.
Come si potrà avere il «green pass» o «Covid pass»?
Le modalità di consegna del pass cartaceo non sono ancora state chiarite. Il pass elettronico, come spiegato dal ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, si potrà scaricare anche sulle applicazioni IO e Immuni. L’alternativa alle app sarà un sito. Come spiegato qui, nel caso di IO l’idea è che il cittadino debba fare poco e niente: visto che si è autenticato con Spid o con Carta d’identità elettronica, troverà il certificato nell’app dopo aver fatto vaccino, tampone o visita.
Potrebbe addirittura non doverla aprire e limitarsi a salvare il Qr code sul dispositivo, come una normale immagine nella propria galleria, dopo aver ricevuto una notifica.
Nel caso di Immuni, a quanto risulta, l’utente potrà inserire uno dei codici che gli o le verranno inviati o consegnati quando fa il vaccino-tampone-visita e il numero di tessera sanitaria. Immuni e il sito generano a questo punto il codice Qr che si può salvare su smartphone o e/o stampare, nel rispetto della privacy. Sia IO sia Immuni andranno aggiornate a ridosso del debutto del certificato. (fonte corriere della sera)