E’ notizia di oggi, 21 luglio 2024, che un operaio di 38 anni è stato inghiottito dalle sabbia mobili nel lago di Giacopiane nel Comune di Borzonasca, nell’entroterra di Chiavari in Liguria. L’uomo ha ignorato i cartelli di divieto presenti lungo le rive.
Molti dopo questa notizia ignoravano l’esistenza delle sabbie mobili in Italia e pesavano che questo pericoloso fenomeno fosse un problema di altri Paesi o addirittura fosse legato ad una narrazione cinematografica che non riguardasse la realtà.
Invece sul nostro territorio sono presenti nelle zone paludose, in prossimità dei fiumi, sulle sponde di laghi o del mare. Alcune zone note includono: Il Delta del Po per le sue numerose aree paludose. La Laguna di Venezia ma anche le sponde di alcuni laghi artificiali come il lago di Giacopiane.
Normalmente queste zone sono segnalate con cartelli di divieto come nel caso del lago di Giacopiane dove cartelli di divieto di fare il bagno sono posti attorno al lago, avvertendo del pericolo le persone.
E’ falso mito che un uomo non può essere inghiottito completamente. Infatti diversi fattori portano ad un epilogo fatale. Spesso la quantità di acqua rende profonde queste aree e la paura porta all’esaurimento delle forze ma anche i movimenti sbagliati accelerano l’immersone totale del corpo fino ad essere completamente inghiottiti.