E’ una modalità che spesso viene usata in alcuni spot per attirare l’attenzione del telespettatore. Ma in molti ironicamente dicono “sempre se non mi prende un infarto” e non mancano messaggi peggiori su social network. Questa pratica non è del tutto “legale” e nel 2006, il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni aveva dichiarato: “La pubblicità che alza la voce è una forma di mancanza di rispetto nei confronti dei telespettatori e non credo che, di per sè, aiuti a tenerne desta l’attenzione: si tratta di un comportamento illecito, prepotente e credo anche inefficace rispetto all’obiettivo che si propone”.
Come riporta un articolo di Repubblica del 2006 “la diffusione di spot e televendite con un volume più alto rispetto alla normale programmazione è infatti vietata dal Testo Unico della Radiotelevisione che, all’articolo 4, lettera C, comma 1, stabilisce che le trasmissioni pubblicitarie e le televendite siano riconoscibili e distinte dal resto dei programmi con mezzi di evidente percezione, con esclusione di quelli che si avvalgano di una potenza sonora superiore a quella ordinaria, fermi gli ulteriori limiti e divieti previsti dalle leggi vigenti“.