Il castello di Sammezzano torna a prendere vita per la serie Sandokan con Can Yaman. Già location di numerosi video musicali, spot, serie tv e film tra cui Il fiore delle Mille e una notte (1974) di Pier Paolo Pasolini, Dior e Matteo Garrone torna sotto i riflettori grazie Sandokan.
La storia del Castello di Sammezzano.
Ha una storia controversa questo castello in quanto, dopo anni floridi, oggi, è in decadenza a causa dell’abbandono da parte del suo ultimo proprietario ed un’incompiuta vendita d’asta.
Un patrimonio architettonico inestimabile, con strutture uniche, che non viene recuperato o reso visitabile da nessun acquirente o ente che se ne voglia prendere carico. In questi anni per la struttura si sono impegnati assiduamente e con grande responsabilità il Comitato F.P.X.A. ed il “ Movimento Save Sammezzano ”(questi ultimi hanno costituito un’associazione, chiamata “TutelArte).
Il castello è in stile moresco-orientale e all’interno appaiono molti motti in latino, frasi in italiano e anche note musicali. Unico nel suo genere fu opera di Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona che trasformò ed ampliò l’edificio preesistente nel periodo di tempo compreso tra il 1843 e il 1889.
La tenuta di cui fa parte Sammezzano appartenne a famiglie molto importanti: in particolare gli Altoviti, poi, per volere del Duca Cosimo, passò a Giovanni Jacopo de’ Medici che a sua volta la vendette a Sebastiano Ximenes.
Tali beni restarono alla famiglia Ximenes d’Aragona fino all’ ultimo erede, Ferdinando, che morì nel 1816. La proprietà, dopo la morte di Ferdinato, passa alla figlia Marianna sposata Paolucci, che morirà a Sammezzano il 7 dicembre 1919, dopo che aveva fatto traslare la salma del padre e degli altri antenati nel sepolcreto fatto realizzare nel piccolo cimitero vicino alla chiesa di Sociana. Durante la seconda guerra mondiale è stato depredato anche dai nazisti.
Nel 1955 con un atto ci cessione dei proprietari eredi di Marianna passa alla società “Sammezzano S.r.l.”
Nel 1970 vieni rilasciata una concessione edilizia per la trasformazione in ristorante ed albergo.
Negli anni ’70 e ‘80: il ristorante e l’albergo rimangono attivi per quasi 20 anni. Il Castello diventa luogo ideale per cerimonie, feste, pranzi di nozze e set cinematografico.
Nel 1990 l’albergo-ristorante cessa l’attività.
Poi nel 1999 una società italo-inglese, dopo aver acquistato la struttura, ha fatto alcuni lavori di manutenzione che l’hanno conservato fino ad oggi, è tornato all’asta nel 2015. La società pare sia fallita. Nel 2016 il castello è risultato primo classificato nel censimento promosso dal FAI I Luoghi del Cuore con oltre 50 mila voti.
Il 6 maggio 2017 viene acquistato per 15,4 milioni di euro alla Helitrope Limited, una società araba con sede a Dubai che poi non concretizza l’acquisto lasciando la struttura nuovamente senza un proprietario.
Al momento la struttura è tutelata solo dall’impegno profuso negli anni dal Comitato e dal movimento “Save Sammezzano” perchè la strutta in declino veda un futuro fruibile a tutti e questo patrimonio architettonico non venga dimenticato.
Quali sono gli sviluppi in questi ultimi anni?
SANDOKAN POTREBBE SALVARE IL CASTELLO?
Questa storia complessa, ed a tratti sfortunata, potrebbe forse trovare la giusta spinta e ricevere un interesse concreto anche oltre ai confini italiani proprio grazie a Sandokan che nasce già come serie internazionale. Quindi il castello potrebbe ricevere la meritata attenzione che da anni viene “accantonata” nonostante l’impegno del suo comitato.
Sicuramente l’arrivo di Can Yaman e il cast internazionale della serie scuoterà l’interesse. Già questa notizia, ancora prima di vedere le immagini della serie in onda, potrebbe catturare l’attenzione oltre i confini italiani.
Le immagini di questa inestimabile location saranno la chiave per portare il castello a brillare come nel passato quando era una residenza ambita e che, oggi, moltissimi vorrebbero visitare ed ammirarne la bellezza.
QUALI SCENE DI SANDOKAN SARANNO GIRATE NEL CASTELLO DI SAMMEZZANO?
Non lo sappiamo con certezza ma le sue sale sono di rara bellezza e potrebbero essere gli interni di qualche abitazione o comunque essere la giusta scenografia per i momenti romantici di Sandokan e Marianna anche perchè la sceneggiatura si ispira ai libri di Salgari e replica qualche punto saliente di quella del passato con Kabir Bedi ma è stata riscritta con una chiave di lettura più moderna.