Attrazioni da scoprire e non perdere a Roma: Villa Torlonia e Casetta delle Civette

Cosa vedere a Roma in alternativa al Colosseo o alla celebre Fontana di Trevi? Se soggiornate per un lungo periodo a Roma e vi siete concessi la maggior parte delle bellezze del cuore della Capitale vi suggerisco una valida alternativa per una giornata tra verde ed arte. Roma offre tante di quelle attrazioni per la sua fonte inesauribile di opere d’arte: ci vuole una vita per vederla bene tutta! 

Forse, in pochi conoscono la bellezza di due attrazioni che appartengono alla storia del fino ‘800 inizio ‘900 su via Nomentana a Roma. In un bellissimo parco, dove i romani si concedono giornate di relax nella grande area verde del parco di Villa Torlonia, sorgono la Villla omonima e la Casa delle Civette.

Le attrazioni possono essere abbinate in un unico biglietto ed i residenti possono usufruire di uno sconto. L’ingresso con la biglietteria per Villa Torlonia e la Casa delle Civette si trova in via Nomentana 70.

COME ARRIVARE A VILLA TORLONIA:  Con i mezzi pubblici con partenza da Roma Termini, Recarsi alla fermata TERMINI (piazza dei Cinquecento), Prendere la linea 36 (PAMPANINI) per 6 fermate, Scendere alla fermata NOMENTANA/TRIESTE
A piedi per 150 metri su via Nomentana

Con i mezzi pubblici con partenza da Roma Ostiense: Recarsi alla fermata PIRAMIDE, Prendere la linea METRO B (REBIBBIA) per 4 fermate.Scendere alla fermata TERMINI . Prendere la linea 36 (PAMPANINI) per 6 fermate. Scendere alla fermata NOMENTANA/TRIESTE . A piedi per 150 metri su via Nomentana

Con i mezzi pubblici dall’aeroporto di Fiumicino: Prendere la linea FR1 (Settebagni) per 9 fermate. Scendere alla fermata NOMENTANA. Recarsi alla fermata VAL D’AOSTA/STAZ.NE NOMENTANA. Prendere la linea 84 (P.ZA VENEZIA) per 7 fermate
Scendere alla fermata NOMENTANA/VILLA PAGANINI. A piedi per 100 metri su via Nomentana

Orari: da martedì a domenica ore 9.00-19.00 – 24 e 31 dicembre ore 9.00-14.00 – La biglietteria chiude 45 minuti prima. Sito Ufficiale.

La Casina delle Civette, dimora del principe Giovanni Torlonia jr. fino al 1938, anno della sua morte, è il risultato di una serie di trasformazioni e aggiunte apportate alla ottocentesca Capanna Svizzera che, collocata ai bordi del parco e nascosta da una collinetta artificiale, costituiva in origine un luogo di evasione rispetto all’ufficialità della residenza principale. Ideata nel 1840 da Giuseppe Jappelli su commissione del principe Alessandro Torlonia, si presentava come un manufatto rustico con paramenti esterni a bugne di tufo ed interno dipinto a tempera ad imitazione di rocce e tavolati di legno. Deve il suo nome alla presenza in vari mosaici e vetrate che raffigurano la civetta che ha anche un significato esoterico voluto dal suo proprietario.
La distruzione dell’edificio iniziò nel 1944, con l’occupazione delle truppe anglo-americane, durata oltre tre anni.
Quando nel 1978 il Comune di Roma acquisì la Villa, sia gli edifici sia il parco erano in condizioni disastrose.
L’incendio del 1991 ha aggravato le condizioni di degrado della Casina, unitamente a furti e vandalismi. L’immagine odierna della Casina delle Civette è il risultato di un lungo, paziente e meticoloso lavoro di restauro, eseguito dal 1992 al 1997, che, con quanto ancora conservato e sulla base delle numerose fonti documentarie, ha permesso la restituzione alla città di uno dei più singolari e interessanti manufatti dei primi anni del secolo scorso.

CASINO NOBILE – Giovanni Torlonia, nel 1797, acquistò la Vigna Colonna, situata lungo la via Nomentana e incaricò Giuseppe Valadier di rendere più fastosi e monumentali gli edifici ed il parco. Questi, tra il 1802 e il 1806 eseguì i lavori di ristrutturazione e ampliamento del Casino Nobile inglobando la vecchia struttura e aggiungendovi avancorpi, porticati ed ariose terrazze. Il salone era decorato con eleganti paramenti di stucco, con dipinti di Domenico Del Frate e con dieci bassorilievi in gesso di Antonio Canova (una parte dei quali è oggi esposta nella Stanza a “Bercerau”).
Dopo la morte di Giovanni, il figlio Alessandro, nel 1832, incaricò il pittore e architetto Giovan Battista Caretti di rendere il Casino Nobile ancor più maestoso e imponente e di impreziosirlo con l’opera di diversi valenti artisti e artigiani.

Negli anni venti, Giovanni Torlonia Junior concesse la residenza ufficiale a Benito Mussolini, che pagava un affitto annuale simbolico di una lira. Mussolini e il principe Torlonia costruirono un rifugio contro i bombardamenti nelle catacombe ebraiche del terzo e del quarto secolo poste sotto la villa. Nel periodo successivo alla guerra, la villa venne abbandonata attraversando un periodo di decadenza, fino a quando, nel 1978, venne acquistata dal Comune di Roma e trasformata in parco pubblico.

 

Elisa Binzeschi: Elisa, la nostra direttrice, da sempre ama scrivere ha sostenuto un corso di scrittura creativa a Roma. E' specializzata nelle dinamiche di comunicazione e, soprattutto, è sempre attenta alle ultime tendenze del web tra social e fenomeni Youtube. Ha scritto per diversi Blog, ama la moda ed il mondo del make up. Spesso si è definita la donna con la valigia per la sua passione per i viaggi.
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