Il Bhutan lo stato dove la felicità conta più del denaro. La tecnologia è arrivata solo nel 1999. Viaggio e Turismo: come arrivare, quando andare, clima, meteo ed i divieti.
Il Bhutan è un piccolo stato himalayano dell’Asia confina a nord con il Tibet (Cina) e a sud con l’India. Il Bhutan è una monarchia costituzionale dal 2007; il sovrano è Jigme Khesar Namgyel Wangchuck. La lingua ufficiale è lo dzongkha. Mentre la seconda lingua, insegnate nelle scuole, è l’inglese. La capitale è Thimphu.
Questo stato da maggiore rilievo alla felicità che allo sviluppo economico. Infatti hanno una FIL (Indicatore di felicità interna lorda) oltre al PIL del quale la popolazione non si cura. Non ci sono mendicanti, nessuno muore di fame e non c’è criminalità nonostante sia uno degli stati più poveri nel mondo. Saldamente legato ai principi della felicità dello spirito, la popolazione cresce senza la necessità di beni materiali ma preferisce nutrire il proprio corpo con un benessere fisico e spirituale. Che è il principio fondamentale del buddhismo.
RELIGIONE – Il Bhutan è l’unico paese a professare come religione ufficiale la forma del buddhismo detta Mahayana. L’induismo è la fede dominante dei territori meridionali. In alcune parti limitate del Paese si professano il Bön, l’animismo e lo sciamanesimo.
E’ bene sapere che se si arriva in una città del Bhutan trovare un grosso fallo dipinto sulla facciata della casa non è un atto vandalico ma un vero e proprio “porta fortuna”. Di conseguenza il souvenir per eccellenza del Bhutan è un fallo in ceramica o in legno… a voi la scelta!
LA LEGGENDA DEL “FALLO” CHE SCACCIA IL MALIGNO IN BHUTAN.
Il tutto nasce dall’opera di divulgazione del monaco tibetano Drukpa Kunley che ha introdotto il Buddhismo nel Bhutan. Il Monaco non rinunciava ai piaceri della carne e aveva fatto della sessualità un’arma divina. Al punto che aleggia una leggenda in cui Drukpa Kunley arrivò nel villaggio di Lobesa per proteggere la popolazione locale. Questo villaggio pullulava di spiriti maligni che pare il monaco riuscisse a scacciare colpendoli con il proprio membro e trasformandoli in divinità protettrici. Il fallo del monaco veniva chiamato “il fulmine della sapienza fiammeggiante” ed oggi è diventato il simbolo della protezione. Quindi come buono auspicio su ogni nuova abitazione viene disegnato un fallo in varie situazioni veramente “improbabili”. Alcuni sembrano draghi che sputano fuoco. Altri decorano gli ingressi delle case come dipinti preziosi.
USI, COSTUMI, NORME DI COMPORTAMENTO e CURIOSITA’ NELLA SOCIETA’ IN BHUTAN.
Non ci sono differenze fra uomini e donne godono degli stessi diritti inoltre non hanno alcun obbligo di contrarre matrimonio ma possono convivere come credono. I figli ed il marito, o compagno, aiutano la donna nei lavori domestici e la famiglia numerosa e ben vista. Qua non esistono cognomi anche se i bhutanesi hanno due nomi. E’ buona norma evitare effusioni in pubblico. Se si siede a terra è meglio inginocchiarsi o incrociare le gambe.
Togliersi le scarpe se si entra in un tempio o monastero e anche nelle abitazioni. Evitare abiti troppo succinti (sia donne che uomini non indossate mai canottiere, evitate gambe e braccia scoperte) ed è vietato fare foto all’interno dei templi. Portatevi tutto l’occorrente perchè in Bhutan si vedono solo prodotti locali, soprattutto, nell’abbigliamento. Qua non vale il concetto di molti turisti: “quello che mi manca lo compro li”.
IL CLIMA IN BHUTAN: VIAGGIO, TURISMO E QUANDO ANDARE.
Il clima in Bhutan è influenzato dall’altitudine. E’ subtropicale in pianura, e diventa progressivamente più freddo man mano che si sale sui pendii dell’Himalaya. Il periodo migliore per visitare il Bhutan sono i mesi di ottobre e novembre e nelle occasione delle principali festività nazionali. Sicuramente dalla fine di settembre alla fine di novembre potete ammirare i migliori paesaggi senza nuvole. Mentre il periodo delle piogge in Bhutan per l’arrivo dei monsoni, va da giugno ad agosto.
La citte più calde del Bhutan sono Mongar, Punakha e Trashigang mentre quelle più fredde sono Paro e Bumthang. In agosto Trashigang può superare anche di 30 gradi di temperatura massima.
ORARIO IN BHUTAN – Il distretto di Paro è 4 ore avanti rispetto all’ora in Italia.
DOCUMENTI PER ENTRARE IN BHUTAN: VISTO D’INGRESSO E PASSAPORTO.
Dovete essere muniti di un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Inoltre per entrare dovete avere un visto d’ingresso. Non vi sono sedi diplomatiche del Bhutan in Italia. Per richiedere un visto è necessario contattare la Tourism Authority of Bhutan o si può provare a contattare l’ambasciata di Ginevra, in Svizzera. Sembra che per prenotare un visto d’ingresso sia meglio contattare un’agenzia di viaggi perchè sembra che il Bhutan abbia difficoltà ad accettare visti di turisti “indipendenti”. Tutte le procedure per la richiesta di un visto turistico devono passare tramite un’agenzia bhutanese, oltre ad essere approvate dal Ministero degli Esteri del paese, a Thimpu.
AMBASCIATA DEL BHUTAN A GINEVRA. Indirizzo: Chemin du Champ-d’Anier 17-19 – 1209 Ginevra (Svizzera) – Telefono: +41 22 7990890 – Fax: +41 22 7990899. E-mail: mission.bhutan@ties.itu.int.
VOLI PER IL BHUTAN: COME ARRIVARE, MEZZI DI TRASPORTO.
La compagnia nazionale è la Drukair ed è l’unica compagnia che vola in Bhutan. Non ha alcuna convenzione con le altre compagnie aeree mondiali quindi il biglietto va acquistato a parte e dovete autonomamente calcolare i tempi ed il luogo di scalo. Potrete ottenere il biglietto aereo della Drukair solo una volta ottenuto il visto d’ingresso per il Bhutan. Avendo il monopolio per volare in Bhutan non ha prezzi molti economici e si può permettere di attuare restrizioni sull’acquisto. Attenti perchè si riservano anche di annullare il volo se le condizioni meteo non sono buone. Quindi vi consigliano un biglietto “aperto” o “flessibile”.
DA DOVE SI PARTE PER PARO IN BHUTAN GLI AEROPORTI DI SCALO O PARTENZA.
L’aeroporto di scalo principale, per accedere al Bhutan, è quello di Kathmandu in Nepal (KTM). Ma partono voli Drukair per l’aeroporto di Paro anche da Singapore, Bangkok, Kolkata, Bagdogra, Guwahati, Mumbai, Dacca, Dehli e Bodhgaya.
L’aeroporto del Bhutan si trova a Paro (Codice PBH). L’aeroporto è situato a 6 km a sud della città di Paro, capoluogo dell’omonimo Dzongdey, lungo l’arteria stradale che collega Paro a Raga e da lì alla capitale Thimphu. Lo scalo è il più importante e l’unico aeroporto internazionale del Paese.
Si può arrivare anche via terra accedendo a Phuentsholing da Kathmandu. Uno dei consigli più diffusi se si sceglie l’accesso via terrà al Bhutan è iniziare da Kathmandu, visitando Darjeeling e Sikkim lungo il tragitto.
INFORMAZIONI DI VOLO DOPO LA PRENOTAZIONE SU VOLI DRUKAIR: PESO BAGAGLIO E BIGLIETTO.
Ricordatevi che il bagaglio a mano non deve superare i 5 kg di peso. E deve misurare 45 + 35 + 20 cm (17 + 13 +8 pollici). Per quello in stiva sono concessi fino a 30 kg per i biglietti in economy class mentre fino 40 kg per i biglietti business class. Tutte le prenotazioni devono essere riconfermate almeno 72 ore prima della partenza. La mancata riconferma comporta la cancellazione della prenotazione senza preavviso.
MEZZI DI TRASPORTO IN BHUTAN – Non c’è alcuna ferrovia o voli interni. Una volta arrivati all’aeroporto di Paro dovete muovervi con un veicolo di terra o a piedi. Ci sono autobus locali ma sono molto scomodi ed affollati. Anche perchè sono gli unici mezzi pubblici della zona. Le strade sono impervie ed allungano molto i tempi di percorrenza, soprattutto, nel periodo delle piogge e durante l’inverno.
Spesso se si viaggia con un tour operator si usufruisce di mezzi privati con autista noleggiati dalla vostra agenzia. Dovete comunque prenotarlo anticipatamente. Ci sono i taxi ma dovete contrattare il prezzo in quanto sono sprovvisti di tassametro.
DISTANZE E TEMPI DI PERCORRENZA IN BHUTAN CITTA’ PRINCIPALI:
Paro dista da Thimphu 54 Km e ci vogliono in media 1 ora e 30 minuti per percorrere questa distanza su un veicolo.
(FOTO: Facebook Bhutan )