La magia del primo giorno d’inverno. Tra rituali il significato esoterico del Solstizio D’Inverno.
Oggi 21 dicembre ricorre il solstizio d’inverno. Non Santa Lucia, il 12 dicembre, il giorno più corto dell’anno ma il 21 dicembre. In questa giornata le ore di luce sono inferiori rispetto a quelle di buio. La notte più lunga dell’anno. Ma è anche la giornata in cui le ore di luce iniziano ad aumentare il fino al solstizio d’estate. Giornata in cui le ore di luce sono maggiori rispetto a tutti i gironi dell’anno. Mentre durante l’equinozio di primavera e d’autunno le ore di giorno e di buio sono le stesse.
Ma quali rituali esoterici si praticano durante il solstizio d’inverno? Oggi si celebra la rinascita del sole. Quindi si usa buttare il vecchio per mirare al nuovo. Nella notte più lunga dell’anno ricorre anche la Yule è una festività solare e cade nel primo giorno d’inverno, molto piu’ conosciuta come la notte del Solstizio Invernale. Questa festa trae la sua origine nell’antico Egitto ma arrivo anche a Roma dove “regnavano” gli dei pagani legati al cielo. Si fanno rituali che riguardano la celebrazione del Sole e della Madre terra con candele e canti.
SIMBOLI DEL SOLSTIZIO D’INVERNO – Un simbolo solstiziale è il Vischio, pianta sacra per i Druidi, che veniva recisa dall’albero su cui nasceva con una solenne cerimonia. I druidi lo tagliavano usando un falcetto d’oro perchè per loro era una pianta sacra. Ecco perchè ancora oggi il vischio porta fortuna e ci si bacia sotto il vischio. Il vischio è una pianta ben augurale per l’anno. Ed è bene averne un ramoscello nelle case.
Nella tradizione cristiana il sole che rinasce è rappresentato da Gesù portatore di luce e amore. Infatti la scelta di far nascere Gesù proprio il 25 dicembre è legata alla tradizione antica sono i gironi di celebrazione della rinascita del sole. Ed il sole è vita e rinascita.