Studio Italia Design per questo 2017 è lieta di lanciare tre nuovi prodotti, che saranno presentati al Salone del Mobile in occasione di “Euroluce” .
Tra le novità che verranno presentate al Salone del Mobile di Milano, per la manifestazione Euroluce, in anteprima le proposte di Studio Italia Design. Il salone del mobile di Milano si svolgerà dal 4 al 9 aprile 2017.
Fondata nel 1950 a Venezia, Studio Italia Design, percorre da sempre la strada maestra del puro Made in Italy. Le sua lampade sono realizzate con i migliori e più pregiati materiali, i diffusori in vetro soffiato a bocca nelle fornaci di Murano si uniscono all’ottone, all’alluminio ed all’acciaio nelle loro diverse finiture.
RANDOM Designer: Chia-Ying Lee.
Un giorno di mezza estate, il vento soffia caldo portando con sé aromi e profumi. Delle bolle di sapone appaiono fluttuanti nell’aria, una morbidezza che incanta e che dialoga con la natura.
Sembrano quasi danzare seguendo il suono dei canneti spostati dal vento, roteando, ondeggiando…con una semplicità che affascina al primo sguardo. Si spostano, si uniscono formando composizioni di bolle di sapone e illuminate dai raggi del sole creano magnifici effetti luminosi. Random traduce questa magia in luminose sfere trasparenti e in cromature preziose portando negli interni quella spensieratezza e quella serenità che è propria dei giorni d’estate .
Un’illuminazione che non vuole finire ma che può continuare a random, creando l’atmosfera giusta e l’ambiente perfetto all’interno dei propri spazi.” Nacque così la concezione di questa lampada e il suo nome da Chia-Lee Yang.
I fili di ferro sottili sostengono il materiale leggero ma resistente delle sfere, al cui interno inglobano l’efficiente luce LED e la trasparenza rende l’atmosfera magica che può essere impreziosita dalle diverse cromature possibili.
Random non solo interpreta la casualità di un evento che in un giorno d’estate esprime nella sua spensieratezza, ma anche la gioia che vuole essere trasmessa alle persone di creare le proprie composizioni in modo facile e veloce grazie alla sua modularità, ideale quindi per illuminare e caratterizzare spazi importanti permettendo di aggiungerne altre divertendosi a creare la propria illuminazione.
NAUTILUS Designer: Andrea Tosetto.
l suo nome nasce dalla volontà di esprimere un continuo perfezionamento tecnologico applicato alla pura e semplice essenza di Studio Italia Design, l’illuminazione, e tradotto in una lampada da applique altamente versatile e funzionale.
Nautilus quindi esprime il sapiente equilibrio tra avanguardia e pulizia delle linee, come i più prestigiosi sottomarini, che con la loro robustezza si integrano perfettamente nell’acqua placida continuando il loro percorso volto alla dominazione del mare.
Il taglio deciso delle braccia unite viene smorzato dalla forma sferica del diffusore, un diffusore eclettico, che si divide in due dischi indipendenti orientabili orizzontalmente, come si preferisce.
La fonte luminosa può essere concentrata grazie all’unione delle due lenti che permettono di dirigere la luce verso l’alto e verso il basso e una volta divise possono creare punti luce in due diverse posizioni garantendo l’efficienza di una luce intensa e non abbagliante.
Ecco che questa lampada da applique permette di trasmettere una grande forza espressiva oltre che funzionale coniugando l’innovazione all’estetica raffinata con un design minimale e inconfondibile, un punto di arredo caratterizzato da personalità autonoma adattabile ai diversi spazi e diversi ambienti grazie alla varietà di finiture preziose della sua montatura: bianco opaco, cromo spazzolato, bronzo ramato, oro e oro rosa.
SUGEGASA Designer: Andrea Tosetto.
Soffiava il vento. No. Non soffiava solo ma urlava. Scompigliava ogni cosa facendo saltare i tappi della vita. Avevo deciso di andare lontano perché qui tutto mi stava stretto, succede.
Li, in quel momento, mentre ogni cosa sembrava perdere la propria forma qualcosa rimaneva. Una figura perfetta, immutata, davanti al disastro della vita combatteva la sua personale guerra contro quella che a tutti gli effetti era una bufera. In testa aveva un cappello. Falde larghe, l’aria sembrava passarci attraverso carezzandolo.
Fu li e solo li che capii che era giunto il tempo di tornare a casa. Dovevo fermare quel momento. Di ritorno in Italia cercai quel cappello: il Sugegasa. Copricapo dei contadini del sud-est asiatico che lavorano la terra. Per questo ho voluto che illuminasse come il sole attraverso mille rifrazioni anche di notte.