Chi è Virginia Woolf protagonista del doodle di oggi? Aforismi, Biografia, Libri, Opere




Virginia Woolf: aforismi, quotes, biografia, libri, una stanza tutta per se, pensiero, morte ed opere.

Virginia Woolf nacque a Londra il 25 gennaio 1882, è stata una scrittrice, saggista e attivista britannica. Attivamente impegnata nella lotta per la parità di diritti tra i due sessi. 

BIOGRAFIA – Virginia nacque in una casa al civico 22 di Hyde Park Gate, da genitori entrambi vedovi alle seconde nozze. Suo padre, sir Leslie Stephen, fu un notevole autore, storico, critico letterario e alpinista. Sua madre, Julia Prinsep-Stephen (nata Jackson) (1846-1895).

Virginia con il fratello diede vita a un giornale domestico, Hyde Park Gate News, in cui scrissero storie inventate dando vita a una sorta di diario familiare. Poi Virginia appena adolescente perse entrambi i genitori. Decise di trasferirsi e fondò un circolo letterario a  Hyde Park Gate. Per farle trovare fiducia ed equilibrio il marito le propose di fondare un’impresa editoriale e nel 1917 nacque la Hogarth Press che pubblicò Katherine Mansfield, Italo Svevo, Sigmund Freud, Thomas Stearns Eliot, James Joyce e la stessa Virginia Woolf. E’ morta il 28 marzo 1941 a Fiume Ouse, Rodmell.

Le sue più famose opere comprendono i romanzi La signora Dalloway (1925), Gita al faro (1927), Jane AustenOrlando (1928). Tra le opere di saggistica emergono Il lettore comune (1925) e Una stanza tutta per sé (1929); in quest’ultima opera compare la celebre citazione: «Una donna deve avere denaro, cibo adeguato e una stanza tutta per sé se vuole scrivere romanzi

Tra gli aforismi più celebri di Virginia Wolf.

Ogni onda del mare ha una luce differente, proprio come la bellezza di chi amiamo. 

Ognuno ha il proprio passato chiuso dentro di sé come le pagine di un libro imparato a memoria e di cui gli amici possono solo leggere il titolo.

Non c’è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mia mente.

Non c’è nel petto dell’uomo passione più forte del desiderio di far pensare gli altri come lui.

Sono gli abiti a portare noi, e non noi a portare gli abiti; possiamo far sì che modellino bene un braccio, o il seno, ma essi ci modellano a piacer loro il cuore, il cervello, la lingua.

Questo articolo è stato scritto da Elisa Binzeschi , autore NotizieWebLive


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