Acqua di San Giovanni: quando si fa e come si fa? Leggenda, erbe e a cosa serve

E’ una della tradizioni di inizio estate. Ma cos’è l’acqua di San Giovanni? E’ una sorta di rito propiziatorio che porta fortuna, benessere ed un augurio di gioia.

E’ un connubio di tradizioni religiose diverse: da quelle celtiche propiziatorie a quelle cattoliche legate proprio al Battesimo

Si prepara al tramonto che precede la notte tra il 23 giugno al 24 giugno. E l’acqua viene esposta alla luce della Luna dal tramonto all’alba.

La storia dell’acqua di San Giovanni: 

I contadini usavano fare quest’acqua come rito propiziatorio per il raccolto scacciando tempeste e siccità. Per avere un raccolto abbondante. 

Per il rito celtico è legato alla rugiada che definivano “degli dei”. Infatti per loro “la rugiada degli dei” aveva poteri divini e miracolosi. Quindi veniva usata per chiedere un miracolo o comunque per esaudire un desiderio. 

Nell’antichità questa rugiada veniva associata anche alla fertilità e molte donne la usavano nella speranza di ricevere l’atteso dono.

Inoltre si credeva fosse in grado di ringiovanire, alleviare o guarire dalle malattie e rigenerare lo spirito. Ma è soprattutto sinonimo di rinascita e rinnovamento come il sacramento del Battesimo. 

Come si fa l’acqua di San Giovanni?

In una ciotola si uniscono acqua fresca, i fiori e le erbe del vostro giardino. Si lascia l’intera notte all’esterno dove la Luna può illuminarla e la rugiada della notte si possa posare nel contenitore.

Al mattino si recita una preghiera e si ci lava viso e mani con l’acqua “magica” e si chiede il desiderio. 

Le principali erbe e fiori utilizzati per l’acqua di San Giovanni:

Malva, rosmarino, basilico, menta, erba di Santa Maria, ginestra, fiordaliso, lavanda, verbena, rosa, camomilla, margherita, papavero, sambuco, passiflora, timo, calendula, salvia e molti contadini usavano i fiori selvatici raccolti in campagna. 

La preghiera durante l’utilizzo dell’acqua di San Giovanni per i cattolici:

“Signore Gesù Cristo mite e umile di cuore, che rendi soave il giogo e lieve il peso dei tuoi fedeli, accogli i propositi e le opere di questa giornata e fa che il riposo della notte ci renda più generosi nel tuo servizio. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen”.

Molti decidono di utilizzare i fiori e le erbe lasciati seccare al sole come fertilizzanti per i fiori e le piante del giardino o balcone. Un riutilizzo ecologico e in piena armonia con la natura. 

Elisa Binzeschi: Elisa, la nostra direttrice, da sempre ama scrivere ha sostenuto un corso di scrittura creativa a Roma. E' specializzata nelle dinamiche di comunicazione e, soprattutto, è sempre attenta alle ultime tendenze del web tra social e fenomeni Youtube. Ha scritto per diversi Blog, ama la moda ed il mondo del make up. Spesso si è definita la donna con la valigia per la sua passione per i viaggi.
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