“Dopo i primi giorni cercavo di analizzare ogni sintomo in modo sistematico, poi c’è stato un momento di buio in cui la luce della coscienza si è spenta. Lì tutti i buoni propositi di mantenere la razionalità sono andati a farsi benedire, e il medico è stato spiazzato dal paziente”. ha detto il medico guarito che ha ringraziato il personale dell’ospedale che si è occupato di lui definendolo “eccellente”. “Con il personale dello Spallanzani si è creato un rapporto amichevole, li ringrazio uno per uno abbracciandoli perchè quello che è stato fatto per me credo sia davvero grande”.
Per lui sono stati usati quattro farmaci sperimentali, di cui non sono ancora stati resi noti i nomi. Il sangue di Fabrizio Pulvirenti, che oramai contiene gli anticorpi attivi contro il virus, sarà inviato in Sierra Leone per creare plasma in grado di guarire i malati di ebola.