E’ l’undicesimo caso di peste bubbonica negli Usa da gennaio: un anziano è morto di peste bubbonica nello Utah. Si teme un’epidemia.
Quattro persone morte di peste bubbonica e 7 contagiati tra il Colorado, Arizona, New Mexico, California, Georgia e Oregon. Charla Haley, del dipartimento statale per la salute, ha informato che è stata aperta un’inchiesta sulle origini del contagio. I casi quest’anno sono aumentati e questo inizia a destare preoccupazione. La peste è una delle epidemie più temute nonostante le cure di cui disponiamo oggi. Un tempo veniva chiamata anche peste nera per l’evoluzione della malattia non curata prontamente e chi si diffondeva rapidamente tra morte e corpi deturpati da pustole.
CAUSA DELLA PESTE COME AGISCE SULL’UOMO – Questa malattia infettiva rara è causata da pulci infettate del coccobacillo Yersinia pestis che vive nel loro apparato digerente. Sull’uomo agisce infettando i tessuti linfoidi, facendo in modo di annullare la capacità di difesa dei linfociti. Il tempo di incubazione va da 2 a 12 giorni.
I SINTOMI DELLA PESTE: febbre alta, cefalea, grave debolezza, disturbi del sonno, nausea, fotosensibilità, dolore alle estremità, vomito e delirio. Si formano pustole nelle zone punte dalla pulce infetta; i linfonodi delle zone colpite (generalmente la zona inguinale e quella ascellare) si infiammano, gonfiandosi fino a formare uno o più bubboni.
COME SI DIFFONDE LA PESTE – Ma quali sono i veicoli che aiutano a diffondere la malattia? I cani della prateria, i furetti, gli scoiattoli, i conigli e altri roditori sono portatori di peste. La trasmissione nell’uomo può avvenire attraverso la puntura delle pulci dei ratti o tramite il morso dei ratti stessi o di altri roditori. La pulce dell’uomo ed i pidocchi, in forma minore, permettono di trasmettere la peste bubbonica anche da uomo ad uomo.
Per fortuna attualmente non si registrano casi e quindi risulta del tutto assente in Europa e in Australia, ma endemica in alcune zone dell’Asia, dell’Africa e in Nord America. Essenziale l’igiene della casa e dell’ambiente in cui vive dalle strade agli scarichi cittadini che se non trattati possono contribuire alla presenza del batterio.
LA CURA DELLA PESTE: per evitare il peggio va diagnosticata tempestivamente e curata con una terapia antibiotica mirata. Infatti la diagnosi precoce può salvare la vita del paziente infetto. I farmaci usati sono streptomicina o gentamicina ma anche doxiciclina oppure il cloramfenicolo. Importante è l’isolamento dei malati per evitare ulteriori contagi.