Secondo lo studio eseguito su cetacei e uccelli, questi animali, dormirebbero lasciando attivo l’emisfero sinistro del cervello che non va in standby ma rimane attivo in allerta per un eventuale pericolo quindi più sensibile a rumori e suoni. Questo succede anche nell’uomo quando cambia ambiente dove dorme proprio per una sorta di istinto di sopravvivenza e conservazione. Infatti un ambiente nuovo può essere recepito come pericoloso dal nostro cervello che resta sveglio per allertare in caso di percolo. Pericolo smentito nella seconda notte nello stesso ambiente ritenuto “sicuro” dopo una notte di allerta.
Ma il cambio letto non è il solo fattore che porta ai disturbi del sonno. Anche l’uso dello smartphone prima di coricarsi è una cattiva abitudine che disturba il risposo a causa della luce che emana che causa insonnia. Buona abitudine spegnere il proprio telefono prima di coricarsi almeno una mezzora prima.