In India la “tomato flu” (influenza del pomodoro), una nuova malattia esantematica, si sta diffondendo rapidamente tra i bambini. Questo nuovo virus è sotto l’attenzione delle autorità indiane. Ma cos’è queste influenza ribattezzata per l’eruzione cutanee “influenza del pomodoro”?
L’influenza del pomodoro è una malattia esantematica virale caratterizzata da bolle e vesciche rosse che si trasformano poi in ulcere, ricordando, appunto, la forma di piccoli pomodori.
Quali sono i sintomi?
Fastidiose vesciche rosse che compaiono sul corpo, febbre moderata, scarso appetito, dolori articolari, mal di stomaco e gola infiammata, stanchezza, crampi allo stomaco, nausea, vomito, diarrea, tosse, starnuti, naso che cola, febbre alta e dolori muscolari. In alcuni casi può anche cambiare il colore delle gambe e delle mani.
Chi colpisce “l’influenza del pomodoro”?
In India si è notata una maggiore diffusione tra i neonati e bambini di età inferiore ai dieci anni. Ma sia gli adolescenti che gli adulti non sono immuni però la malattia si manifesta in una forma lieve.
Come si cura “l’influenza del pomodoro”?
Non esiste ancora una terapia specifica per questo nuovo virus ma guarisce da sola nel giro di 7-10 giorni . Secondo un articolo apparso sulla rivista scientifica specializzata “Lancet respiratory medicine” e riportato sul Guardian, “la rara infezione virale è attualmente in uno stato endemico e non viene considerata pericolosa per la vita. Ma data la terribile esperienza con il Covid-19, è bene rimanere vigili per prevenire ulteriori epidemie“.
“La tomato flu” è stata rilevata per la prima volta nei bambini nello stato meridionale indiano del Kerala a maggio si è diffusa in altri due stati. I medici affermano che diagnosticare l’influenza del pomodoro è difficile perché i suoi sintomi sono molto simili a quelli di Covid, chikungunya e febbre dengue. Ma al momento il virus è in fase di studio e non viene considerata “mortale” anche se molto contagiosa.