Caratteristiche Homo Naledi: oltre ad un cervello minuscolo ma la capacità di stare eretto, pare avesse una corporatura snella e non fosse molto alto. Tra le sue caratteristiche anche la probabilità che già seppellisse i suoi morti, ben prima dell’Homo sapiens. Pare che il corpo ritrovato nella grotta non può essere stato portato da un predatore data la disposizione in cui sono state ritrovate le ossa.
Le ossa pare possano risalire a tra i due milioni e i due milioni e mezzo di anni fa ma una datazione precisa sarà diffusa con le prossime analisi.
“Complessivamente, H. naledi appare come una delle specie più primitive del genere Homo ma ha alcune caratteristiche sorprendentemente umane, tali appunto da farlo ricomprendere nel genere cui apparteniamo anche noi. Aveva un cervello minuscolo, più o meno delle dimensioni di un’arancia, posto in cima a un corpo relativamente lungo e snello” spiega John Hawks della University of Wisconsin-Madison, uno degli autori dell’articolo che descrive la nuova specie. Infatti era un “peso forma” altro circa 1,50 m per 45 kg di peso. Questo denota che l’obesità è una caratteristica dell’uomo moderno data dalla sbagliata alimentazione unita alla scarsa attività legata ad una vita metropolitana.
Secondo alcuni ricercatori: “Le mani appaiono adatte all’utilizzo di utensili ma le dita sono molto curve, il che fa pensare che fosse molto bravo ad arrampicarsi. Quanto ai piedi, sono il tratto anatomico più sorprendente, perché sono praticamente indistinguibili da quelli di un essere umano moderno“.
“Quella camera è stata sempre isolata dalle altre e non è mai stata direttamente aperta verso la superficie. Soprattutto, in questo remoto anfratto mancavano fossili appartenenti ad altri animali di rilievo; c’erano praticamente solo resti di H. naledi“, assicura Paul Dirks della James Cook University nel Queensland, in Australia.