Renzi parla dei risultai della tecnologia in questi ultimi tempi: “gli studenti hanno più informazione che il presidente Bush, ora non esageriamo però i dati a disposizione sono molti“. Si dice anche fiducioso per la possibilità della digitalizzazione di molte operazioni anche se già molte sono possibili on line.
“L’innovazione digitale è una priorità. Nel primo anno e mezzo di vita del governo la priorità è stata il salvataggio dell’industria manifatturiera: 43 crisi aperte, un lavoro per far passare dal segno meno al segno più tutti i principali indicatori. Questa prima fase, portare l’Italia fuori dalle sabbie mobili, possiamo considerarla una missione compiuta. Il passaggio successivo è quello di riuscire a definire, a declinare i nuovi paradigmi dell’investimento manifatturiero. E’ ciò che il governo sta facendo in sinergia con tutti i ministeri per tenere assieme assieme non solo l’industria 4.0, ma anche tutte le partite collegate. Ricerca, sviluppo, innovazione, capitale umano chiamano anche un piano per la banda ultra larga, un intervento sulla nuova imprenditorialità, un piano per l’alternanza scuola lavoro. Insomma un percorso di digitalizzazione che non si limiti ad usare i nuovi strumenti informatici, ma a definire un nuovo modello sociale e produttivo. Sono certo che ce la faremo”.