Coronavirus si cercano le profezie che lo prevedono spunta anche Bill Gates

Coronavirus su Google è caccia alle profezie.

Come sono strani “gli internauti” eppure siamo nel 2020 ma nulla è cambiato.

La superstizione e la caccia alle streghe è tutt’oggi attuale.

Oggi sul web tra motori di ricerca la parola Coronavirus non è solo associata a cure, vaccino, Cina, Wuhan, sars, sintomi ma anche a profezie.

Così è partita la “caccia alle streghe”. Chi l’ha predetta? E’ presente nella Bibbia? Ma Nostradamus sapeva tutto?

Insomma la superstizione non abbandonerà mai l’umanità come l’idiozia di essere padroni del mondo o detentori della verità assoluta.

C’è chi sostiene che Nostradamus parlasse di questa epidemia chiamandola “peste” in questa quartina:

La grande peste nella città marittima non cesserà prima che morte sarà vendicata del giusto sangue per preso condannato innocente, della grande dama per simulato oltraggio.

Giustificando la mancata presenza di Wahun sul mare con i primi malati provenienti dal mercato del pesce. Infatti Wahun non è sul mare ma l’epidemia ai dire delle fonti cinesi sarebbe partita da un famoso mercato del pesce.

Grande dama c’è chi l’associa all’ex ministro della sanità cinese Wu Yi, che era stata precedentemente nominato per affrontare il virus della SARS. E chi proprio alla Cina.

C’è anche chi le cerca nei profetici Simpson riguardandosi tutte le decine di serie.

Poi c’è chi scrive dalla profezia di Bill Gates, lanciata nel 2018: un’epidemia peggio della guerra ucciderà 33 milioni persone in soli 6 mesi. E l’economia mondiale crollerà.

Bill Gates ne aveva parlato alla conferenza annuale della Massachusetts Medical Society a Boston e la lettera e lo studio era stato pubblicato sul New England Journal of Medecine.

Ma più che una profezia è un analisi dell’evoluzione della vita sulla terra. Basata sui dati ottenuti da grandi epidemie del passato e del presente cita anche, Ebola, HIV e la Sars. E chiede investimenti verso farmaci antivirali e le terapie anticorpali perchè il vaccino non è la soluzione immediata durante un epidemia. La ricerca è essenziale, a dire di Gates ,per trovare nuovi modi per rendere efficaci i nostri anticorpi difronte a nuovi virus potenti che potrebbero svilupparsi.

Infatti l’epidemia si spegne con una cura e si fa si che non ricompaia con il vaccino. Quindi prima la cura poi il vaccino.

Ed aveva anche simulato la diffusione dal caso 1 localizzato nel sud dell’Asia fino alla completa diffusione globo: “Simulation of a Modern-Day Global Influenza Pandemic“. (Una simulazione di una pandemia influenzale globale ai giorni nostri).

Usando un software che mostrava una mappa mondiale in cui tramite una time lapse si vedono una serie di puntini rossi che aumentano rapidamente nell’arco di 6 mesi.

Le uniche zone non contagiate sono le terre glaciali del Circolo Polare Artico.

Il fatto che scelga la Cina come zona da cui ha inizio l’epidemia non è casuale. Non parliamo di complottismo mondiale o Bill Gates sapeva è spuntano gli illuminati… i grandi della terra ecc..

Ma semplicemente un dato di fatto. E’ un paese in via di sviluppo con un’ampia fetta di popolazione che vive in condizioni igienico-sanitarie precarie. Sono un popolo di viaggiatori. Non sono attenti all’ambiente ne tanto meno alle norme igieniche o di sicurezza. Hanno un Paese molto inquinato in cui le malattie respiratorie trovano terreno fertile.

AGGIORNAMENTO – Guardano la simulazione di Bill Gates: dopo tre mesi i contagi nel mondo sono più di un milione cinquecento. Noi se prendiamo la data del 20 gennaio 2020 come riferimento (anche se il 31 dicembre 2019 l’autorità sanitaria di Wuhan (Cina) ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’insorgenza nella città di Wuhan (provincia di Hubei) di casi di polmonite ad eziologia inizialmente ignota) sono passati poco più di 3 mesi dall’inizio della pandemia noi siamo a un milione e 300 mila casi. Quindi il parallelismo, tra simulazione e realtà, ha valori simili.

La Redazione:
Related Post